I Roccoli in rapporto alla Direttiva Comunitaria 147 del 2009: è questo il titolo del dossier presentato da Enalcaccia per cercare di “scardinare” la messa in mora da parte della Commissione Europea. In estrema sintesi, Bruxelles ritiene che l’Italia abbia violato questo testo normativo, meglio conosciuto come “Direttiva Uccelli” in merito alla cattura dei richiami vivi. La procedura comunitaria ha spinto la Regione Lombardia a deliberare che nel 2017 le catture dovranno essere sospese, anche se non c’è nessuna sentenza che dica questo.
Il dossier dell’associazione fa leva sulla tradizione dei roccoli in Lombardia. Gli impianti in cui avviene la cattura degli uccelli vantano una storia lunga oltre 500 anni. Inoltre, questa attività non deve in nessun modo essere paragonata all’uccellagione, la quale viene invece perseguita dal punto di vista penale. L’articolo 9 della Direttiva Uccelli consente di derogare al divieto di catturare uccelli in presenza di determinate situazioni.
Ad esempio, non devono esserci soluzioni alternative oppure le condizioni devono essere rigidamente controllate. Secondo Enalcaccia, queste condizioni sono rispettate in modo preciso e accurato in territorio lombardo proprio grazie ai roccoli. Di conseguenza, gli stessi roccoli e le attività che si svolgono all’interno devono essere considerati pienamente conformi alla Direttiva Uccelli.