Il referendum sulle autonomie in Lombardia e Veneto si è appena concluso e il risultato non poteva non avere conseguenze a livello locale. In particolare, Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, ha parlato di un risultato straordinario e di una partecipazione incoraggiante. Il sì ha ottenuto un plebiscito in questa zona del Veneto, vale a dire il 98,67%, e ora si cominciano a rivendicare risorse e competenze.
Si è deciso di organizzare un incontro informale con i sindaci dei comuni bellunesi e verrà in questa occasione presentato un documento per capire come procedere nei rapporti con Stato e Regione. La prima pretesa riguarda la caccia e la pesca che secondo Padrin deve tornare di compentenza provinciale. Proprio un anno fa di questi tempi gli addetti della Provincia veneta avevano lanciato l’allarme dopo essersi occupati per anni di caccia e pesca.
Il Collegato alla Finanziaria del 2017 ha stabilito che queste deleghe devono tornare alla Regione Veneto, ma con il referendum potrebbero cambiare le carte in tavola. Il trasferimento delle questioni venatorie da provincia a regione è apparsa a molti incomprensibile, tenendo conto di una gestione che negli anni è stata giudicata positivamente, senza nulla togliere alle competenze veneziane in merito alla fauna alpina.