In realtà, si tratta di una organizzazione contraria alla caccia e ai cacciatori, come si può intuire da quanto viene scritto nel loro sito internet. Durante l’incontro sono state poste diverse domande, soprattutto relative al “foraggiamento” di questo comitato. I dubbi sono più che leciti, anche perchè alcune operazioni del CABS sono prerogative degli agenti di polizia giudiziaria, non di semplici volontari che possono solamente segnalare i reati e gli illeciti. La violazione va denunciata alle autorità competenti che sono poi chiamate a svolgere le indagini.
Si è parlato anche dell’imminente arrivo in questa zona della Lombardia dei NOA (Nuclei Operativi Antibracconaggio), la cui denominazione è ora cambiata in SOARDA (Servizio operativo antibracconaggio e reati a danno degli animali). Nei primi giorni di ottobre i vertici dell’associazione venatoria incontreranno il responsabile per avere un chiarimento sul loro modo di operare.