Due lunghissimi anni: è stata questa l’infinita attesa di 150 cacciatori di Artena (provincia di Roma) che non hanno potuto praticare il prelievo del cinghiale a causa delle aree precluse a questa attività. L’assessore Domenico Pecorari ha ricordato come lo scorso mese di novembre sia stata inviata una lettera alla Regione Lazio e all’Ambito Territoriale di Caccia Roma 2, anche se gli incontri per l’accordo definitivo sono iniziati soltanto da poco.
Le squadre avranno l’opportunità di cacciare nelle zone 92, 95 e 96, senza dimenticare la validità dell’accordo siglato per quel che riguarda la stagione venatoria 2019-2020. Nelle zone 92 e 95, per la precisione, la caccia sarà libera, mentre nella zona 96 bisognerà rispettare una condizione. In effetti, nel territorio di Carpineto Romano l’attività sarà autorizzata a patto di non passare nello stesso paese. La stessa zona 96 è stata ridimensionata fino a 280 ettari, dunque le novità non mancano.
Il sindaco di Artena, Felicetto Angelini, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto, sottolineando l’impegno dell’amministrazione verso un’attività che molte famiglie erano costrette a praticare lontano. La situazione si è sbloccata a distanza di 24 mesi e l’auspicio è che non si presentino altri problemi per quel che riguarda il prelievo dei cinghiali.