La Regione Veneto ha decretato il divieto di caccia fino all’ultimo giorno del mese di settembre della stagione venatoria 2018-2019, nelle località di notevole interesse turistico a tutela dell’integrità e della quiete della zona. Le zone sono diverse. A una profondità di mille metri dal battente dell’onda verso terra e altrettanta distanza verso il mare questo provvedimento riguarda l’intero territorio delle isole del Lido e di Pellestrina fino al faro Caroman; dalla foce del Tagliamento fino a porto Baseleghe; da porto Falconera a Punta Sabbioni; dal porto di Chioggia fino a porto Caleri; dal porto Caleri alla Guardia di Finanza di Caleri, quindi, risalendo verso nord lungo gli argini orientali di Valle Passerella, sino a Cason Bocca Vecchia e, proseguendo, sino a località Fossone e da qui alla foce dell’Adige.
La profondità scende a 200 metri dal battente dell’onda verso terra e altrettanta distanza verso il mare: i luoghi ricompresi sono i litorali delimitati a nord dalla foce del Po di Levante, a sud-ovest dalle acque de “La Vallona”, a Sud dalla foce del Po di Maistra; spiaggia di Boccasette, scanno del Palo, scanno del Gallo sulla foce del Po di Maistra, scanno Boa sulla foce del Po di Pila, spiaggia Barricata, spiaggia Bonelli, spiaggia Bastimento di fronte al Po di Tolle, “Marina 70” sulla Sacca degli Scardovari fino a 150 metri dalla sua perimetrazione, spiaggia del Bacucco tra il Po di Goro e il Po di Gnocca.
Sul lago di Garda e nella fascia di territorio che, per una profondità di 500 metri, affianca verso terra la strada “Gardesana orientale”, dal confine con la provincia di Brescia al confine con la provincia di Trento.