Negli scorsi giorni, a Bruxelles, in occasione del REACH Committee presso la DG GROW, si è tenuta una discussione preliminare sulla proposta della Commissione Europea di bando del piombo nelle munizioni nelle zone umide. Grazie ad un’azione sinergica concordata a livello europeo con FACE – federazione dei cacciatori europei e con le altre associazioni di categoria del mondo industriale (IEACS, AFEMS), la Cabina di Regia Unitaria del mondo venatorio (FiDC, Enalcaccia, ANLC, Arcicaccia, ANUUMigratoristi, Italcaccia, EPS, CNCN) ha scritto alle istituzioni italiane competenti in materia per evidenziare nel dettaglio le problematiche e le relative proposte di soluzione, nonché per richiedere una nuova valutazione del rischio ed una nuova analisi socioeconomica sul tema.
Apprendiamo con piacere che, nel corso della riunione del Reach Committee, è stato chiesto alla CE da numerosi stati membri di rivedere la proposta di divieto, in quanto appare sproporzionata in modo particolare sulla definizione delle zone umide, sul concetto di possesso delle munizioni e della zona cuscinetto di 400 metri che avrebbe creato molte criticità sul versante applicativo e di controllo. Ricordiamo che la proposta della Commissione Europea presenta numerose criticità in quanto:
la definizione di “Zona Umida” proposta è molto ampia e riprende in toto quella contenuta nel trattato “Ramsar”, cosa che potrebbe causare difficoltà nell’identificazione delle stesse (torbiere, acquitrini e pantani), creando restrizioni immotivate soprattutto nei paesi scandinavi e UK;
fissa in 400 metri di distanza dalla zone umida lo spazio cuscinetto sul quale proibire l’utilizzo del piombo nelle munizioni. Ciò potrebbe avere delle ricadute negative ad esempio per i campi di tiro che si trovano nelle vicinanza delle zone umide;
propone di vietare il “possesso” di munizioni a base di piombo durante la caccia nelle zone umide, pertanto anche per i cacciatori che attraversano le zone umide con il fucile scarico. Ciò potrebbe creare dei problemi circa l’attraversamento delle zone umide (e dei 400 metri di zone cuscinetto circostanti) da parte degli utilizzatori che si devono recare in altre zone di caccia. La nuova proposta dovrebbe essere discussa nel mese di febbraio 2020.
La Cabina di regia del mondo venatorio continuerà a coordinarsi con le associazioni europee di riferimento e a confrontarsi con le istituzioni italiane competenti per tenere alto il livello di attenzione sulla problematica delle wetlands e, più in generale, sulle proposte di divieto di utilizzo del piombo nelle munizioni, per evitare inutili e immotivate restrizioni all’attività venatoria.