La scorsa settimana il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha reso ufficiale il divieto di caccia nei territori comunali di Amatrice e Accumoli a causa del terribile sisma del 24 agosto. La decisione è stata presa per agevolare le operazioni di soccorso e non creare nessun tipo di ostacolo. I soci dell’Ambito Territoriale di Caccia Rieti 1, quello in cui le due città ricadono, si sono però opposti e hanno organizzato un presidio di protesta, chiedendo e ottenendo anche un incontro con il Prefetto.
Il mondo venatorio locale ha voluto sottolineare soprattutto i danni che deve subire il settore agricolo a causa della fauna selvatica, proponendo di far riprendere soltanto la caccia ai cinghiali. La LAV (Lega Anti Vivisezione) ha ricordato tutti questi passaggi della vicenda in un comunicato, spiegando come oggi – giovedì 13 ottobre 2016 – ci sarà una importante riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che discuterà l’eventuale ripresa del prelievo venatorio degli ungulati.
La Prefettura di Rieti ha già acconsentito, ma l’associazione animalista si è rivolta allo stesso Prefetto, Valter Crudo, per chiedere che il divieto di caccia venga mantenuto per qualsiasi specie ad Accumoli e Amatrice. Inoltre, la Lega ha auspicato che il provvedimento sia esteso anche ai comuni limitrofi.