Lorenzo Bertacchi, numero uno della sezione regionale della Lombardia della Federazione Italiana della Caccia, ha fatto emergere una situazione non proprio piacevole per quel che riguarda la consegna dei tesserini venatori in questo territorio. I disagi sono numerosi e Bertacchi ha fatto riferimento alle decisioni adottate dagli uffici preposti, sottolineando l’assenza di comodità per quel che riguarda la tradizionale consegna domiciliare.
Ecco cosa ha scritto in proposito l’associazione venatoria: “Innanzitutto si lamenta la decisione (comunque ingiustificata) di non far pervenire il tesserino a quanti avessero ancora la licenza in fase di rilascio dopo il 15 luglio 2019 o che entro la stessa data non avessero comunicato i dati della nuova licenza, il tesserino, ha comportato che una quota tra il 15 e il 20 per cento dei cacciatori si sia dovuto recare comunque in UTR“. Le modalità dovrebbero dunque essere riviste.
Federcaccia Lombardia si è scagliata contro la raccomandata, la modalità scelta per la spedizione dei tesserini, dato che molti pacchi sono rimasti in giacenza. Di conseguenza si registrano troppe mancate spedizioni, mancati ritiri postali, errori nei tesserini venatori, deleghe complicate e tanta burocrazia.
Strana la cosa? questa modalità è stata partorita dalla stessa Federcaccia Lombardia!!!
Perchè questa non ha contestata la cosa alla riunione con l’Assessore Rolfi?