La più importante differenza tra il digiscoping e la fotografia naturalistica tradizionale è sicuramente la Messa a fuoco.
Automatica (AF) usando i teleobiettivi; rigorosamente manuale (e decisiva) utilizzando il lungo come supertele. Questa differenza operativa condiziona assai la velocità d’azione e lo stesso approccio agli animali selvatici: con i teleobiettivi si può anche effettuare una caccia fotografica itinerante, di ricerca; in digiscoping, invece, l’appostamento (anche fuori scena) risulta sempre vincente. Oggi, tuttavia, le cose stanno cambiando.
L’evoluzione del Digiscoping guarda con interesse alle nuove Mirror Less – fotocamere compatte con obiettivo intercambiabile – che sono a metà strada fra le reflex digitali e le compatte classiche. Il funzionamento è quello tipico delle reflex, ma con l’assenza dello specchio interno.
Perché, dunque, le Mirror Less in Digiscoping cambiano le regole del gioco?
La risposta è molto semplice e tecnicamente complicata al tempo stesso. In pratica, le Mirror Less abbinate al lungo possono mantenere i loro obiettivi (e quindi tutti gli automatismi) e sposano il lungo in afocale, cioè lente (dell’obiettivo) contro la lente dell’oculare, senza dover interporre alcun’altra lente. Ciò agevola l’abbinamento fotocamera/lungo, tramite semplici adattatori che hanno l’unica funzione di rendere stabile e in asse fotocamera e lungo.
Ma non solo. Con questo abbinamento si riesce ad ottenere il miracolo di una particolare forma di “Autofocus”. Ciò avviene per un particolare – e sorprendente – peculiarità dei lunghi di alta qualità: la possibilità, cioè, di effettuare il fuoco sulla seconda lente, interna, che non è quella cui appoggiamo l’occhio. La Mirror Less, poi, riesce a leggere questo fuoco preciso in modo automatico, a rilevamento di fase/contrasto (perdonate il termine tecnico), anche se l’immagine che arriva all’occhio non è perfettamente a fuoco.
Sembra fantascienza, ma vediamo cosa accade in pratica.
Inquadriamo il soggetto. Facciamo una messa a fuoco approssimativa sul lungo, che serve soltanto per poterlo seguire sul monitor. Dimentichiamo quindi la ghiera del fuoco sul lungo e premiamo il pulsante di scatto. Come per “miracolo, la fotocamera ottimizza in automatico il fuoco ed esegue lo scatto con grande velocità. Potendo poi scegliere fra vari tipi di AF, possiamo anche utilizzare l’AF a inseguimento, cioè ingaggiando il soggetto e seguendolo nel suo spostamento, sempre senza dover ottimizzare il fuoco sul lungo (ci pensa, in automatico, la Mirror Less).
Nei modelli più prestigiosi, questa operazione può anche essere effettuata in touch-screen, sfruttando i diversi punti di AF offerti sul monitor (alcune Mirror ne hanno anche più di 150).
Dove si tocca va il fuoco, preciso e veloce, e in contemporanea lo scatto della foto. La precisione è tale che “toccando” il muso di un capriolo messo, per esempio, di trequarti, avremo il fuoco sul muso umido e la schiena leggermente “sfocata”. E viceversa. Quale che sia il punto dove tocchiamo e sfruttando la volutamente scarsa profondità di campo.
E’ più difficile da spiegare che da vedere sul campo. Per questo, invitiamo chi è interessato a questo particolare aspetto del Digiscoping a venire ad uno dei nostri workshop, su selvatici veri. Oltre ai fondamentali di questa tecnica, potrete provare – senza impegno – i miracoli delle Mirror Less in digiscoping. Ecco l’elenco dei work shop per i prossimi. Ciao a tutti! Per info e altre date su richiesta: [email protected].
Workshop di Digiscoping marzo-giugno 2016
- 9-10 aprile 2016
CAPRIOLI IN VELLUTO – Casa Gazzolo, sede Grognardo (AL)
- 21-22 maggio 2016
WORK SHOP AGLI UCCELLI ACQUATICI – Oltrepo Pavese (Pavia)
- 11-12 giugno 2016
TEMPO DI CUCCIOLI – Casa Gazzolo, Grognardo (AL)