Caccia al colombaccio: l’allestimento della tesa, essenziali rifiniture – Questo intervento vuol essere la naturale e annunciata prosecuzione dell’articolo del numero 20 di Diana dedicato alla costruzione del palco per la caccia ai colombi. In quell’occasione avevamo affrontato il tema della creazione dell’impianto, il cosiddetto «palco» nel quale gli appassionati ripongono le loro grandi aspettative ma per motivi di spazio, data la vastità della materia da trattare, ci eravamo fermati una volta conclusa la descrizione della realizzazione del castello e della sua porzione culminante, il capanno, osserviamo adesso ulteriori aspetti di cruciale importanza
Caccia pratica: a quaglie con il Kurzhaar – Da alcuni anni, le mutate condizioni climatiche e l’incentivazione a diverse destinazioni dei terreni agricoli, hanno favorito la ricomparsa della quaglia in molte zone del nord Italia. Quagliette rosse, dal frullo prillante e dal volo veloce, piccole palle volanti che riportano gli occhi e il pensiero a momenti di quando la caccia era solare, poco osteggiata, e la campagna aveva tempi più lunghi. Quaglie che tornano ad offrire momenti di cinofilia venatoria classica per chi, buon per lui, ha il cane giusto per cacciarle
Caccia alla migratoria: storni: il piacere del «gioco» – Pur trattandosi di un selvatico generalmente ed ingenerosamente poco apprezzato, per gli amanti della piccola selvaggina migratoria lo storno, deroghe permettendo, può rappresentare una piacevole opportunità di divertimento anche in tempi di apertura
Caccia in battuta: il drive alle Grouse – Nel Nord Inghilterra e in Scozia, il drive è la caccia più “nobile”, quella preferita dai britannici e quella che piace ai cacciatori che vogliono cimentarsi con uno dei selvatici più veloci al mondo. Spinte dai battitori, le splendide Grouse sorvolano le poste dei cacciatori con un volo che può raggiungere i 90 km. all’ora. Il fucile automatico è bandito; si spara solo con doppiette o sovrapposti: ogni cacciatore è accompagnato da un loader, incaricato di caricare il secondo fucile e passarlo velocemente al cacciatore. Questo particolare tipo di battuta, cui partecipano circa 70/80 persone fra battitori, sbandieratori e cacciatori si svolge una ventina di volte all’anno, ma non è più un’esclusiva dei nobili britannici
Caccia alle tortore: Streptopelia donax, binomio d’apertura – Nel caso in cui tra i lettori fosse presente qualche esperto di sistematica non consideri folle il mio titolo se non prima di aver letto tutto l’articolo. Far risaltare in apertura, una parola che, a tutti gli effetti può sembrare un nome scientifico di non si sa quale specie ma che in realtà vorrebbe essere un ibrido tra due specie. «Streptopelia turtur» è il nome scientifico della tortora selvatica, migratore estatino presente in Italia dagli inizi di aprile fino a metà settembre. «Arundo donax» è il nome scientifico della canna comune o domestica, pianta erbacea perenne e dal fusto lungo, cavo e robusto, che cresce in acque dolci o moderatamente salmastre. Un’ibridazione tra le due specie sarebbe da novella spiritosa ma credetemi, formano un incredibile binomio di pre-apertura
Cani da ferma per la beccaccia: vinca il migliore – Dire, o semplicemente suggerire, qual è la migliore razza di cani per cacciare la beccaccia non è possibile, e forse nemmeno corretto, perché molti sono i dettagli legati alle capacità dei singoli soggetti, razza a prescindere. Tuttavia è evidente che per esperienze confluenti, pubblicistica, abitudine diffusa, o per immaginario collettivo, alcune razze vengono preferite ad altre. Ma, in buona sostanza, il teorema che fa testo non è tanto “trovare” la beccaccia, quanto saperla cercare
Razze da caccia: il drahthaar, compagno d’avventura – Il deutsch drahthaariger vorstehund, in arte drahthaar, è il più completo e polivalente cane da caccia dell’intero universo canino. Compagno d’avventura più che ausiliare, riunisce in sé tipologie di sangue nobili di sportività e tradizioni popolari di duro lavoro, esprimendosi fra i campi, i paduli ed i boschi della Germania prima, e poi di tutto il mondo…
Epistole Beccacciare: cacciatori nella rete – Dove spigolando nel mondo virtuale di internet, si dimostrerà al di là di ogni ragionevole dubbio dove sta davvero «la parte più sana del Paese»
Caccia all’estero: i cervi dell’isola di Mull – Sbarcando sull’Isola di Mull si viene presi da strane sensazioni. La natura prorompente, il cielo plumbeo, la scarsissima antropizzazione, l’oceano e l’immensa ricchezza della fauna ci catapultano indietro in un’epoca in cui la caccia era il solo sostentamento dell’uomo. Ci accingiamo a vivere questa nuova avventura proprio con questo spirito
Caccia all’estero: Romania, la magia del Delta – La Romania è una meta ormai consolidata tra le doppiette nostrane, la ricchezza dei territori e la varietà delle tipologie di caccia praticabili, unite alla facilità di raggiungerla, ne fanno un vero paradiso per tutti i tipi di caccia. Tra le varie opzioni quella più affascinante è senz’altro la caccia sul delta del Danubio, un luogo magico di una bellezza che lascia davvero senza fiato
In cucina: starne al melograno – In genere la carne dei selvatici si caratterizza per il sapore forte e deciso, e quindi provare ad ingentilirla attraverso il sapiente uso della frutta può portare a risultati sorprendenti, specie se la frutta in questione è tra le più nobili e profumate dell’autunno
Express Redolfi: dedicato alla posta – Abbinando un impianto meccanico tradizionale a una finitura elevata, la ditta Redolfi Armi di Manerbio (Bs) realizza un express in calibro .444 Marlin perfetto per la caccia al cinghiale. Finalmente il lusso è alla portata di tutti. Attenzione però: i tempi di attesa sono elevati, in particolare se si vogliono le canne lisce cal. 20 da alternare
Pedersoli “Old English” Maple: a polvere nera! – Il mondo della polvere nera ha conquistato un consistente numero di adepti sia nelle canne rigate, sia in quelle lisce dove le possibilità di cacciare sono disponibili nelle tante riserve, come nel terreno libero. Il fucile a due canne che esaminiamo contiene una ricerca di raffinatezza nella tecnologia e nell’aspetto
I custom di Angelo Scotti: pensati per la caccia – Le lame di questo artigiano brianzolo si distinguono per la ricercatezza delle finiture. Tuttavia non sono pezzi da vetrina ma utensili pensati da un cacciatore per i cacciatori
Cinofilia agonistica: il cucciolone: «mettiamo che… » e «vediamo se… » – «Mettiamo che» avete comprato un bel cucciolo di razza da ferma britannica, mettiamo, forse ancora di più, che avete fatto voi stessi una cucciolata e che ve ne siete tenuto uno per voi. E mettiamo che voi siate dei cacciatori cinofili, attenti cioè alle qualità del cane più ancora che al numero dei capi e che il vostro cucciolo dimostri qualità stilistiche, oltreché – ovvio, è la prima cosa – venatorie, beh, allora è il momento del «vediamo se»!
La biblioteca del cacciatore: Diana 1909 – L’anno scorso, per Natale, mio figlio Bonaccorso mi ha proprio fatto un bel dono: nelle sue peripezie tra i negozi di libri aveva intravisto un certo numero di «Diana» dei primi anni del secolo scorso ed ha pensato bene – molto bene! – di prenderli per regalarmeli. Tutti noi amiamo il nostro giornale, ci ricordiamo le vecchie copertine di Roberto Lemmi e spesso ne siamo gelosi custodi… ma queste io le avevo viste solo riprodotte o rilegate nella collezione di Olimpia: così, è un’altra cosa!