Game Fair, 20 anni: avventura non per soli uomini – Svegliarsi alle sei del mattino, farsi quasi due ore di viaggio per arrivare in una torrida Maremma laziale. Perché tutto questo? Ma per vivere l’«avventura» del Game Fair, che altro mai? Stavolta abbiamo scelto di raccontarvi la magia della Grande Fiera inviando una cronista per la prima volta al cospetto di cavalli, falconi &Co. Uno sguardo vergine che ha colto la magia di sempre.
Caccia alla migratoria in Romagna: allodole… sulle giostre – Durante l’ottobre e nei primi giorni di novembre, quando le mattine si presentano terse e luminose, le distese pianeggianti della Romagna possono regalare indicibili emozioni agli appassionati della selvaggina minuta, emozioni seducenti e vellutate come il volo leggero e trasognato di un’allodola che attraversa questa terra durante il suo lungo viaggio migratorio.
Caccia fotografica: vedere l’invisibile – Un forcello che sfoggia le proprie vistose caruncole rosse. Un bel capriolo che esce in pastura nelle ore crepuscolari. La bellezza del piumaggio di una pernice rossa. Le orecchie di una lepre che spuntano dall’erba alta. L’anomalia di un palco di capriolo. E mille cose simili. Se un cacciatore vuole, tutto l’anno, cogliere questi straordinari spettacoli che la Natura mette in scena in ogni stagione, deve rivolgersi a strumenti ottici di grande qualità. L’attuale evoluzione di binocoli e lunghi non soltanto permette di vedere ciò che non si vede a occhio nudo, ma consente anche di documentare, in digiscoping, e di dare così un contributo di grande importanza alla caccia e alla gestione.
Caccia e Letteratura: chiacchiere da caffé – La letteratura ha offerto, in ogni tempo e paese, straordinarie scene venatorie. La caccia è raccontata con varia maestria, con diversa calibratura d’approfondimento, con ondivaga competenza tecnica a seconda della vocazione e della pratica dello scrittore. Prendiamolo, l’argomento, come, un caffè fra amici, durante il quale scambiare quattro chiacchiere senza altra pretesa se non il piacere di dissertare su un comune sentire…
Collezionismo: le chiusure dei fucili da caccia – Le collezioni degli amici, in questo caso di armi da caccia e dunque fucili, ti danno, oltre la possibilità di ammirare da vicino vere e proprie opere d’arte, anche quella di entrarci dentro. Puoi farle a pezzi, separare le canne dalla bascula e dalla cassa, osservare gli altri ingranaggi nascosti e capire che, in un’arma, i meccanismi più importanti sono le chiusure che tengono insieme quei pezzi e, soprattutto, la fanno resistere alla tensione dello scoppio che fu, tra l’altro, il primo problema che si trovò a risolvere chi le inventò.
Fra sogno e realtà: l’ultima beccaccia della stagione – Oggi vado a mangiare dai miei genitori e, per una volta, rientro dalle selve addirittura in anticipo. Questa mattina sembrava ancora una di quelle giuste, però non ho visto neanche l’ombra di una «Regina». D’altronde in Lessinia il periodo beccaccia è agli sgoccioli: stagione finita? Dallo specchietto retrovisore guardo Zurg, il mio korthals: sembra meno dispiaciuto di me, forse perché pensa già alla pastasciutta…
Epistole beccacciare: tempi di caccia alla Regina: un problema di gestione – Dove daremo prova provata di come qui tra noi – cacciatori tutti – si discute in pace e liberamente e senza censure dando spazio a tutte le voci. Nel nome della caccia, ovvio; ma altresì della Natura e dei suoi fantastici abitanti, a partire proprio dalla «Regina» e dalle sue dinamiche gestionali.
Caccia in azienda: tra starne, rosse e rosso – Starne rosse, lepri e beccaccie. Ma c’è molto altro in questo angolo di Piemonte in cui vogliamo portarvi per una giornata (ma speriamo per tutta una stagione) di caccia di quelle raccontate nella letteratura venatoria più classica di casa nostra. Vi portiamo allora nella Tenuta Bonicelli, poco distante da Ceresole d’Alba.
Caccia all’estero: Croazia, un paradiso dietro l’angolo – Una valida alternativa ai grandi viaggi venatori a beccacce (o quaglie) è rappresentata dalla caccia in Croazia, una terra che ha da sempre rappresentato una risorsa per i cacciatori italiani e che, nonostante le mode passino anche nella caccia, continua a esercitare un fascino indiscusso: basta andare il venerdì sera a uno dei valichi di frontiera tra Slovenia e Croazia e osservare la processione di fuoristrada italiani con cani nel bagagliaio, per rendersene conto.
Caccia all’estero: starne in Romania – una bella caccia alle starne resta ancora ai vertici delle preferenze dei veri cinofili. A un patto, anzi due: che le starne siano di quelle buone, anzi ottime (leggasi «vere», ossia selvatiche dalla prima all’ultima penna), e che i luoghi siano meravigliosi.
In cucina: cesene alla maremmana – Esistono sapori e profumi che riescono a colpire i sensi di chi li assapora in maniera indelebile, è il caso del piatto che vi proponiamo oggi. Un tempo presente nelle tavole semplici dei contadini, è oggi divenuto un piatto quasi esotico, e per questo ancor più carico di poesia e significato.
Il fucile: Rizzini e Tanfoglio, HD 301 Ejectors – Il fucile a cani esterni ha una linea inconfondibile, di sovrana eleganza, ma aveva qualche limitazione sugli ejectors. In questa versione, per la prima volta al mondo, troviamo gli estrattori automatici selettivi.
Il fucile: Marocchi si 12 slug, deddicato alla macchia – La Marocchi è un’azienda ampiamente consolidata all’estero e i suoi prodotti meritano di venire proposti maggiormente sul mercato nazionale dedicando loro un’attenzione particolare.
Munizioni a caccia: Hornady SST ML 150 grani .308 Winchester, performance al top – Tra le munizioni più performanti sul mercato per il calibro .308 Winchester spicca la Hornady SST Interlock Light Magnum da 150 grani, un prodotto in grado di far gestire al meglio i reticoli balistici di ultima generazione.
Cinofilia: drahthaar, ruvido fuori dolce nel cuore – Il drahthaar, come molte altre razze, è un cane ideato a tavolino. Questo vuol dire una razza pensata e realizzata con scopi ben precisi. Drahthaar: ovverosia pelo di filo metallico (draht = filo metallico – haar = pelo), e il nome è già una garanzia.
Cinofilia agonistica: irlandesi a Conselice – Il Red Setter Club d’Italia ha ormai compiuto sedici anni, dal giorno cioè in cui nacque per non disperdere un patrimonio di passione ed amicizia custodito da molti cultori della razza setter irlandese, fino a quel momento altrove allocati. Fu un distacco anche doloroso ma che ha dato i suoi frutti e sul quale, al momento, non esiste alcun rimpianto.
La biblioteca del cacciatore: Vielle Vénerie – Henry Doyen fu senz’altro uno dei più raffinati scrittori di cose riguardanti la Vénerie che la Francia ci abbia dato: certo un Autore della prima metà del ‘900 quando già questa pratica iniziava a sentire l’incalzare degli anni moderni, quelli che avrebbero limitato le grandi – e costosissime – cacciate al cervo nelle grandi foreste tipo Rambouillet, Senlys e tutte le altre.