La bocciatura delle due proposte di legge su caccia in deroga e richiami vivi nei roccoli da parte del Consiglio Regionale della Lombardia continua a far discutere. Il governatore Fontana si è scagliato contro l’ISPRA, accusato di non aver voluto fornire i dati necessari. La Federcaccia provinciale di Bergamo ha espresso subito il suo pensiero. La delusione c’è e resta perché i numeri in maggioranza sembravano poterci essere. Ci si aspettava che i due progetti di legge potessero essere discussi e votati, ma la maggioranza è caduta già con le pregiudiziali di costituzionalità poste dall’opposizione.
Attraverso le parole del presidente Lorenzo Bertacchi, la Federcaccia ha condiviso la presa di posizione dell’onorevole Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda, che ricorda come dopo 12 anni si sia riproposto il problema della caccia in deroga in Lombardia. Bertacchi ha poi aggiunto: “Sicuramente rimane una grande delusione, anche se questo esito non era certo da escludersi: sappiamo benissimo che lo strumento previsto per adottare legittimamente le deroghe, che riguardano sia il prelievo di fringuello e peppola sia l’apertura dei roccoli per la cattura dei richiami, sarebbe lo strumento della delibera di giunta, ma di fronte alle concrete difficoltà di ricorrere efficacemente alla delibera, speravamo che la forzatura sostenuta dai proponenti dei due disegni di legge potesse trovare accoglimento.
Di fronte ad una maggioranza tanto larga in Consiglio Regionale e soprattutto di fronte ai connotati politici della scelta di presentare i due disegni di legge davvero si era accarezzata l’idea che le deroghe potessero essere concesse, quanto meno che passasse l’apertura degli impianti di cattura. La presentazione di questioni di pregiudizialità era comunque l’eventualità più pericolosa e temuta per il percorso di approvazione, e così purtroppo è stato. Ci auguriamo che l’esito di oggi, a cui sono seguite le parole dell’onorevole Grimoldi, possa spingere l’attuale maggioranza che governa la Lombardia a muoversi anche a livello ministeriale, e che del pari la Giunta Lombarda cominci sin d’ora a pianificare l’applicazione dei regimi di deroga con atto amministrativo”.