CACCIA IN DEROGA: IL TAR DEL VENETO SOSPENDE NUOVAMENTE LE CACCE IN DEROGA A PEPPOLE E STORNI
VENEZIA (2 dicembre) – Animalisti 3 – Regione 0. Se fosse una partita di calcio il risultato del match di fronte al Tar del Veneto fra le associazioni e l’ente sarebbe questo. E l’ultimo punto, gli animalisti, lo hanno segnato proprio oggi: il Tar ha infatti bocciato per la terza volta un provvedimento di deroga alla caccia, che consentiva di abbattere uccelli protetti come storni e peppole, sostenuto da palazzo Balbi.
«Si tratta della terza vittoria consecutiva delle associazioni animaliste ed ambientaliste contro le delibere “spara-peppole” promosse dall’assessore Elena Donazzan, sbandierate come legittime dall’europarlamentare Sergio Berlato». Il presidente della Lac del Veneto Andrea Zanoni commenta così la decisione del Tribunale amministrativo regionale sulla delibera regionale approvata il 24 novembre scorso che consentiva la caccia in deroga per storni e peppole.
«C’è da aggiungere – prosegue Zanoni – che nei giorni scorsi Lac, Enpa, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf hanno depositato alla Procura della Repubblica di Venezia una dettagliata denuncia in merito alle tre delibere sulla caccia agli uccelli protetti approvate dalla Regione Veneto. Spero che dopo questa terza bocciatura i cacciatori si rendano conto una volta per tutte che la caccia in deroga è illegale. Serve urgentemente una legge che preveda di imputare i costi di queste delibere illegali direttamente ai loro promotori. I costi per i ricorsi al Tar, per il procedimento sanzionatorio aperto presso la Ue , le sanzioni che potrebbero arrivare dalla Corte di Giustizia per la violazione della direttiva uccelli, devono essere pagati personalmente da Galan e dalla Donazzan e non dai cittadini
veneti come purtroppo avviene adesso. Da oggi – conclude – i cacciatori veneti non godono più del “lodo Galan'”che dava loro l’immunità dal reato di bracconaggio».
«La sospensiva del Tar vale fino al 17 dicembre 2009, data in cui si terrà l’udienza di merito per valutare le ragioni sia dei ricorrenti che della Giunta regionale»: lo precisa in una nota l’europarlamentare Sergio Berlato, commentando la decisione del Tar Veneto («inaudita parte», sottolinea l’esponente del Pdl).
«In data 17 dicembre quindi il Tar, – prosegue Berlato – sentiti i legali delle parti in causa, deciderà se confermare la sospensione della caccia in deroga per la parte rimanente della stagione venatoria 2009 o se permetterne il completamento fino alla data del 31 dicembre, così come previsto dalla delibera della Giunta regionale».
Secondo l’on.Berlato, «è singolare che i giudici del Tar abbiano deciso di sospendere la delibera regionale sulle cacce in deroghe senza permettere alla Giunta regionale di difendere il proprio provvedimento emanato nel pieno rispetto delle leggi nazionali e delle direttive comunitarie. Nell’udienza di merito – conclude – vedremo se i giudici del Tar del Veneto avranno la bontà di leggersi i documenti allegati alla delibera regionale o se decideranno di confermare questo ‘inaudito’ provvedimento di sospensiva».
Fonte: Il Gazzettino