La finale della decima edizione della Coppa Italia per cani da seguita su cinghiale in muta che si è svolta a Magliano in Toscana (provincia di Grosseto) si è conclusa con risultati davvero incoraggianti: come riferito da Federcaccia, il delegato federale Sestilio Tonini ha dato il benvenuto a tutti gli equipaggi che si erano qualificati a questa fase finale, con il successivo ritrovo fissato all’azienda faunistico-venatoria Montebottigli. La Coppa Italia è cominciata con le prove degli ausiliari di categoria B, i soggetti non iscritti all’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI). La conquista del titolo è stata una gara tutta toscana, con le mute composte da segugi maremmani.
La vittoria è andata al pisano Mauro Lugli, la cui muta era composta da Gaia, Virgola, Silvio, Zorro, Cecco e Piqué. I giudici hanno considerato i cani eterogenei per quel che riguarda la taglia, la fattura del pelo e il colore del manto, come emerge dallo statino finale. Dopo essere stati liberati, inoltre, la loro cerca è stata avida e di buona fattura. Il rintraccio si è tramuto presto in seguita, la quale è stata ben vocalizzata e condotta in maniera sicura da Virgola, mentre Gaia è risultata leggermente attardata.
Nel corso della muta, invece, non è stato dimostrato eccessivo coraggio con più selvatici in difesa. Lugli è riuscito a ottenere il giudizio “Molto Buono”, totalizzando un punteggio finale di 154,8; Mauro Bergamaschi di Arezzo si è invece fermato a 152 punti (anche lui ha ottenuto un “Molto Buono”). La classifica è stata chiusa da Francesco Anelli (Parma). Molto interessante è stata anche la seconda edizione della Coppa Italia destinata alla categoria Lady: la vittoria è andata ai petit gascon saintongeois Caid, Gavroche, Pato, Spivace, Leo, Suré e Bastille guidati dalla savonese Sara Dimani.
La muta è stata giudicata ottima dal punto di vista morfologico e omogenea, con 143,57 punti conquistati a corredo del “Molto Buono”. Allo scovo era in testa Gavroche e il selvatico è andato immediatamente in fuga, con la stessa Gavroche a guidare la seguita. Il turno è stato chiuso con i soggetti in seguita distanti tra loro. Per quel che riguarda, infine, gli iscritti ENCI (categoria A), hanno trionfato i segugi maremmani tigrati Vienna, Camilla, Nerone, Rambo, Cirano e Brigo, condotti nuovamente da Mauro Bergamaschi: la sua muta è stata valutata positivamente in relazione alla cerca con avidità e alla seguita incalzante e veloce. La qualifica di “Molto Buono” è stata impreziosita da 157 punti. Il podio è stato completato da Sergio De Angelis con segugi maremmani e da Gianfranco Olivieri con ariégeois.