Due giorni fa gli attivisti della LAV (Lega Anti Vivisezione) hanno deciso di organizzare un sit-in di fronte ai negozi Decathlon di Milano, Torino, Roma-Fiumicino, Mantova, Padova, Catania, Bassano del Grappa, Bari, Venezia, Firenze, Bologna e Macerata. L’associazione animalista ha chiesto di riconvertire il reparto che la celebre catena di articoli sportivi ha dedicato alla caccia, ripulendo per intero gli scaffali. L’azienda ha quindi voluto chiarire la propria posizione sulla pagina Facebook ufficiale.
Ecco cosa hanno scritto i responsabili: “Decathlon che ha, da più di 40 anni, una vocazione multisport, risponde con la propria offerta, seppur parzialmente, ai bisogni di questa pratica, come fa per oltre 150 discipline sportive. Il nostro marchio Solognac, che concepisce la maggior parte della nostra offerta per i cacciatori, ma anche per chi ama vivere nella natura, promuove una caccia etica e responsabile. Crediamo che essere cacciatore implichi una responsabilità forte, nell’ingaggiarsi per il rispetto delle bio-diversità, in coerenza anche con le attività agricole e forestali.
La nostra volontà é di operare in trasparenza sul mercato, garantendo un’offerta di base, per poter interpretare la pratica con la sopracitata responsabilità“. Insomma la difesa del mondo venatorio è molto forte, oltre che necessaria visto che già lo scorso mese di aprile alcuni animalisti protestarono contro il marchio e la linea di accessori per cacciatori. I manifesti, gli striscioni e le scritte hanno fatto notizia soprattutto a Padova e a Saronno, in provincia di Varese.