Mercoledì 3 febbraio l’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) ha pubblicato una nuova proposta di restrizione del Regolamento REACH, volta a limitare l’immissione sul mercato e l’uso del piombo nelle munizioni e negli attrezzi da pesca. La proposta dell’ECHA, come è noto, mira a ottenere:
- divieto di vendita e uso di pallini di piombo (con un periodo transitorio di cinque anni).
- divieto di utilizzare il piombo in proiettili e altre munizioni (calibro piccolo: cinque anni; calibro grande: periodi di transizione di 18 mesi dalla fine del processo normativo).
Come già per la proposta di restrizione di impiego di munizioni in piombo nelle zone umide, anche in questo caso l’iter che porterà eventualmente dalla proposta all’adozione nei singoli Stati dell’Unione richiederà diverso tempo e la decisione finale non sarà presa prima del 2023. Federcaccia si è già attivata a livello Europeo con la FACE e le altre Associazioni venatorie dei Paesi aderenti per coordinarsi sotto tutti i profili – scientifico, lobbistico, istituzionale e politico – per seguire in modo adeguato il processo legislativo. Gli usi militari e non civili di munizioni contenenti piombo, ad esempio da parte delle forze di polizia, di sicurezza e doganali, non sono inclusi nell’ambito dell’indagine. Sono esclusi anche gli usi di munizioni al piombo in spazi interni.
La proposta di restrizione arriva solo una settimana dopo la pubblicazione sulla restrizione per l’uso di munizioni contenenti piombo nelle zone umide ai sensi del REACH, che ha ricevuto il sostegno solo del 52% dei membri del Parlamento europeo, con qualche opposizione all’interno del Consiglio. La Federazione Europea per la Caccia e la Conservazione (FACE) sta valutando attentamente queste nuove proposte e seguirà attivamente il processo decisionale.