Nel tempo l’area è stata in gran parte colonizzata dal “quadrello” (zigolo infestante), che come tutti i cacciatori di valle sanno attira alzavole e germani. L’area umida fin dall’inizio del secolo scorso, veniva utilizzata dai cacciatori della Federcaccia di Massalombarda a scopi venatori e per la pesca alle rane. Nel 1998 la gestione venne tolta alla Federcaccia di Massalombarda ed assegnata ad altra associazione che per vent’anni ha amministrato l’area secondo logiche privatistiche. Nella riunione di insediamento del consiglio di sezione della Federcaccia di Massalombarda del 2014, su mozione del presidente, è stata approvata all’unanimità la proposta di attivarsi al fine di ricondurre la gestione dell’area in capo alla sezione stessa. Nel 2018, scaduta la convenzione in essere, è stato indetto da parte della proprietà un bando di gara pubblico per l’assegnazione di una nuova gestione, bando dal quale è risultata assegnataria la sezione Federcaccia di Massalombarda.
Il consiglio ha quindi predisposto un regolamento in base al quale tutti i cacciatori della sezione hanno potuto partecipare al sorteggio per l’assegnazione delle giornate di caccia. I soci sorteggiati si sono poi attivati per eseguire gli sfalci, allagare l’area e sistemare gli appostamenti che versavano in condizioni di totale abbandono, per potere di nuovo esercitare l’attività venatoria. Per raggiungere questo risultato la FIdC di Massalombarda ha dovuto superare molte difficoltà morali e materiali messe in essere dalla gestione precedente, oltre ad essere oggetto di articoli diffamatori sulla stampa avversa. Il ritorno della gestione delle “Vallette” in capo alla sezione FIdC di Massalombarda ha consentito di recuperare una tradizione secolare e di amministrare l’attività venatoria in modo democratico e senza alcuno scopo di lucro, consentendo ai cacciatori della sezione di esercitare la caccia di valle in forma sociale e a costi sostenibili.