Quando le idee si congiungono al fare. Nel comune di Mordano, provincia di Bologna, esiste un’area di circa 6 ha., attigua al Canale Emiliano-Romagnolo, denominata “Le Vallette” nella quale si trovano i pozzi artesiani che dall’inizio del secolo scorso riforniscono di acqua potabile la città di Massalombarda. L’area è suddivisa in 3 ha. di riforestazione con piante autoctone come querce, salici, pioppi, gattici, ecc. che hanno formato un piccolo biotopo, e 3 ha. di area umida che, pur non essendo zona valliva, presenta caratteristiche interessanti. In primis dal punto di vista ecologico, in quanto da più di un secolo non si utilizzano antiparassitari né anticrittogamici e quindi vi si trovano coleotteri e carabidi ormai rari, ma anche da un punto di vista venatorio in quanto si trova a ridosso di una vasta area di cave in continua espansione dove è vietata la caccia e dove, durante la migrazione, trovano rifugio molte specie acquatiche.
Nel tempo l’area è stata in gran parte colonizzata dal “quadrello” (zigolo infestante), che come tutti i cacciatori di valle sanno attira alzavole e germani. L’area umida fin dall’inizio del secolo scorso, veniva utilizzata dai cacciatori della Federcaccia di Massalombarda a scopi venatori e per la pesca alle rane. Nel 1998 la gestione venne tolta alla Federcaccia di Massalombarda ed assegnata ad altra associazione che per vent’anni ha amministrato l’area secondo logiche privatistiche. Nella riunione di insediamento del consiglio di sezione della Federcaccia di Massalombarda del 2014, su mozione del presidente, è stata approvata all’unanimità la proposta di attivarsi al fine di ricondurre la gestione dell’area in capo alla sezione stessa. Nel 2018, scaduta la convenzione in essere, è stato indetto da parte della proprietà un bando di gara pubblico per l’assegnazione di una nuova gestione, bando dal quale è risultata assegnataria la sezione Federcaccia di Massalombarda.
Il consiglio ha quindi predisposto un regolamento in base al quale tutti i cacciatori della sezione hanno potuto partecipare al sorteggio per l’assegnazione delle giornate di caccia. I soci sorteggiati si sono poi attivati per eseguire gli sfalci, allagare l’area e sistemare gli appostamenti che versavano in condizioni di totale abbandono, per potere di nuovo esercitare l’attività venatoria. Per raggiungere questo risultato la FIdC di Massalombarda ha dovuto superare molte difficoltà morali e materiali messe in essere dalla gestione precedente, oltre ad essere oggetto di articoli diffamatori sulla stampa avversa. Il ritorno della gestione delle “Vallette” in capo alla sezione FIdC di Massalombarda ha consentito di recuperare una tradizione secolare e di amministrare l’attività venatoria in modo democratico e senza alcuno scopo di lucro, consentendo ai cacciatori della sezione di esercitare la caccia di valle in forma sociale e a costi sostenibili.