È stata presentata e depositata – primi firmatari i membri della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi Bergesio, Coin, Fusco, Maccanti, Pergreffi e Tarantino, cui si sono aggiunti gli onorevoli Bruzzone, Golinelli e Patelli – una richiesta rivolta alla società concessionaria per il servizio Pubblico radiotelevisivo, ovvero la RAI, per sapere se la Dirigenza della stessa sia al corrente di quanto avvenuto in occasione della trasmissione Sapiens su RAI 3 dello scorso 11 giugno e se ritenga a suo giudizio “compatibile questo modo fuorviante di fare comunicazione con le responsabilità e i compiti del servizio pubblico”.
Di seguito il testo:
QUESITO ALLA SOCIETÀ CONCESSIONARIA
Per sapere premesso che,
nella puntata dell’11 giugno scorso della trasmissione “Sapiens” il conduttore Mario Tozzi ha più volte attaccato l’attività venatoria arrivando a stabilire parallelismo del tutto fuorviante tra la stessa e l’odiosa pratica del bracconaggio e con ciò gravemente ledendo l’immagine dei cacciatori.
Il prof. Tozzi è attualmente Primo Ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria), si è occupato dell’evoluzione geologica del Mediterraneo centro-orientale, studiando le deformazioni delle rocce. Oggi si occupa principalmente di divulgazione scientifica e del trasferimento dei risultati della ricerca del CNR.
Il conduttore, dimenticando il suo ruolo di ricercatore CNR, durante la trasmissione ha esposto dati sul prelievo venatorio legale di animali selvatici in Italia del tutto fantasiosi, sganciati dalla realtà e privi di qualsiasi valore informativo.
Il prof. Tozzi ha del tutto pretestuosamente evitato di informare il pubblico sulle competenze degli Enti deputati per legge alla raccolta dei dati dei prelievi, che sono le Regioni, l’ISPRA e la Commissione Europea DGXI.
Il conduttore ha inoltre colpevolmente evitato di informare il pubblico che esistono pubblicazioni europee ufficiali che raccolgono i dati dei prelievi, raccolti da ISPRA, e presentati nel Rapporto sull’Articolo 12 della direttiva 147/2009/CE, visibili sul sito dell’agenzia europea per l’ambiente (EEA).
Il prof. Tozzi si è, inoltre, lasciato andare a delle considerazioni personali diffondendole come dati certi raccolti da sondaggi, senza però citare quali fossero.
Il conduttore ha, ancora, fornito agli ignari telespettatori cifre, sulla caccia, del tutto destituite di fondamento, sostenendo che in Italia vengono abbattuti circa 464 milioni di animali (773 per cacciatore) anche in questo caso senza citare alcuna fonte.
Da ultima, si evidenzia che il ricercatore ha prima parlato dei bracconieri come killer seriali e subito dopo dei cacciatori che sono anacronistici introducendo contributi video volutamente tesi a ingenerare nel telespettatore una rappresentazione artata dell’attività venatoria, paragonando una illegalità come il bracconaggio ad una attività strettamente regolata e fortemente controllata come l’attività venatoria, ledendo gravemente all’immagine di cacciatori.
vista la gravità del fatto riportato, alla Società concessionaria si chiede:
se la Dirigenza RAI sia al corrente di quanto esposto in premessa e se si ritiene compatibile questo modo fuorviante di fare comunicazione con le responsabilità e i compiti del servizio pubblico;
(Bergesio, Coin, Fusco, Maccanti, Pergreffi, Tarantino, Bruzzone, Golinelli, Patelli)