Si sta parlando della flora arborea, della fauna ornitologica e della presenza umana rappresentata dalla figura del cacciatore. L’uccellagione pratica nei roccoli, poi, è stata ampiamente messa in risalto. Grazie a questo studio si è capito come la caccia sia ancora un punto di riferimento per la pianura e l’alta valle bresciana: la figura del cacciatore, poi, è ancora legata a quella del contadino e si è quindi recuperato il legame primordiale. Non semplice, però, è il riconoscimento dell’attività del cacciatore negli ambienti multiculturali.
In questo caso il recupero è stato spostato maggiormente sull’asse militaresco. L’obiettivo prioritario rimane quello di presentare la sostenibilità della caccia moderna, in grado di usare l’arma in maniera consapevole e per procacciare il cibo. I disegni degli alunni coinvolti ha fatto emergere questo ruolo, segno che le nuove generazioni stanno superando gli stereotipi degli ultimi decenni.