Prolungamento sperimentale
Nel settembre del 2022, al fine di contrastare con maggiore efficienza la presenza e l’insediamento del cinghiale sul territorio, la Giunta provinciale aveva previsto di prolungare in via sperimentale sino alle 24.00 l’orario per le attività di controllo ordinario, normalmente svolte fino a due ore dopo il tramonto, per incrementare le possibilità di prelievo approfittando delle abitudini crepuscolari e notturne della specie. I dati della sperimentazione, che si concluderà il prossimo 31 dicembre, confermano l’efficacia della misura adottata: da una verifica eseguita dal Servizio Faunistico sugli abbattimenti effettuati dal 1° ottobre 2022 al 30 novembre 2023 in modalità di controllo ordinario per i quali è nota l’ora dell’abbattimento (il 67% del totale), quasi il 53% risulta avvenuto tra le due ore dopo il tramonto e le 24.00.
La data di decorrenza
Da qui la decisione della Giunta provinciale di confermare in via definitiva, a decorrere dal 1° gennaio 2024, l’orario introdotto in via sperimentale nel 2022, ritenendo tale misura efficace ed efficiente nel contenere le popolazioni di cinghiale distribuite sul territorio provinciale.
I controllori abilitati
La delibera adottata lascia immutata la zonizzazione del territorio, che suddivide il Trentino in Area A, dove la presenza del cinghiale è consolidata ed il contenimento va perseguito in modo continuativo da parte dei controllori abilitati, ed in Area B, dove la specie è assente e, al primo avvistamento, il suo ingresso va contrastato rapidamente e con ogni mezzo da parte del personale di vigilanza del Corpo forestale trentino e dell’Ente gestore della caccia (fonte: Provincia di Trento).