La prima consiste nella conclusione del documento che avverrà fra pochi mesi, dunque prima di quanto immaginato e preventivato. La seconda novità è ancora più interessante. Nello stesso testo sarà inserita una dichiarazione di provvisorietà e parziale imperfezione: in pratica, la discrepanza tra le date proposte dai diversi stati (Italia in primis) non è stata risolta.
Inoltre, come sottolineato da Sorrenti, il Ministero dell’Ambiente non ha dimostrato alcuna disponibilità a modificare le proprie opinioni in merito. Serviranno approfondimenti tecnici nel corso del 2020, ma c’è già la consapevolezza che il documento sui Key Conceps sarà più debole del previsto.