Sono trascorsi sei anni dalla presentazione del Modello 557 da parte della CZ e all’epoca qualche sopracciglio si era appena inarcato constatando come l’estrattore tipo Mauser del Modello 550 non fosse più riproposto. C’erano tuttavia parecchi altri fattori positivi a rendere interessante e desiderabile la nuova arma dell’apprezzata azienda ceka: qui brevemente li ripercorriamo. Intanto la meccanica è ancora tutta ricavata dal pieno partendo da billette di acciaio e sappiamo come la scelta del materiale e il susseguente trattamento termochimico sia uno dei punti di forza di questo produttore, la precisione e la classe delle lavorazioni, frutto di investimenti continui per assicurarsi macchinario di prim’ordine, sostengono compiutamente il progetto così che il prodotto finito sia all’altezza delle aspettative, anzi diremmo proprio che le supera visto e considerato che abitualmente il rapporto qualità e prezzo della Casa risulta molto apprezzato da un vasto pubblico e non solo in Europa, ma ugualmente negli USA dove la congruenza fra quanto si acquista e la moneta sborsata è abitualmente valutata con un bilancino estremamente preciso.
Nel volgere di una mezza dozzina di anni i tempi sono profondamente mutati e quel che era commercialmente adeguato allora oggi fatica a trovare i necessari sbocchi per realizzare i numeri utili a far girare le aziende. Pressoché tutti i fabbricanti, e parliamo qui di canne lunghe rigate, hanno escogitato almeno una versione di un modello adatto alla bisogna, trovando le soluzioni più opportune per operare un taglio considerevole al prezzo di vendita, senza per questo inficiare le prerogative tecniche e balistiche acquisite.
Il Modello 557 Eclipse
Nella pubblicità si associa questo appellativo al pensiero che la nuova soluzione eclissi le concorrenti: che arrivi a tanto è anche ipotizzabile, ma se non proprio a questo di sicuro la nuova versione a un prezzo consigliato di 690,00 € si pone quale elemento di spicco per una comparazione faccia a faccia. Senza scendere nell’agone diretto proponiamo alcune considerazioni osservando i particolari e l’insieme. Il castello viene ricavato dal pieno fresando una billetta in acciaio legato: il ponte posteriore è chiuso mentre dall’anello viene ricavato integralmente il prisma di scarico delle forze che insiste su un blocchetto di alluminio incassato nel fusto. I due elementi apicali presentano poi dei rilievi con le guide per il fissaggio dell’ottica. Ampia la finestra di caricamento ed espulsione come si conviene alla destinazione venatoria: il magazzino fisso ha comunque il pratico fondello ribaltabile per il prelievo di tutte le cartucce contenute. Dalla sezione maestra del cilindro otturatore sporgono le due alette in testa, arretrate di qualche mm dalla faccia incavata dove il fondello cartuccia viene stabilmente posizionato.
L’impianto vede il foro del percussore, il nottolino elastico dell’espulsore e la robusta unghia di estrazione pivotante con molletta interna di contrasto. Il manubrio di foggia caratteristica e tradizionale con braccetto cilindrico piegato indietro e nocca a sfera viene inserito in un supporto ad anello a sua volta calettato sul corpo principale. Il tappo di coda riprende lo stile usuale con foggia a prisma rastremato e foro posteriore per il codolo del percussore, verniciato in rosso, che dà avviso di meccanica armata.
Canna, scatto e sicura
La giunzione della canna all’anello avviene con l’affidabile passo a vite: la lunghezza di soli 52 cm è scelta per risparmio e per riduzione di peso e ingombro, tutti fattori oggi altamente apprezzati. In effetti dopo aver osservato in azienda la lavorazione di rotomartellatura si comprende come non sia certo il materiale di quella mezza spanna di acciaio a ridurre gli aggravi, ma sia il costo tempo/macchina per produrla a far la differenza. Poi oggi i fucili piacciono così e usualmente queste canne si regolano più facilmente al tiro. Sono assenti le mire metalliche e le basi dell’ottica possono venir montate molto basse con indubbi vantaggi nel tiro. Un grilletto arcuato in acciaio comanda lo scatto diretto regolabile dall’esterno: si rivela uno dei particolari qualificanti dell’arma e della sua funzionalità sul campo. La sicura a due posizioni, comandata da un tasto situato dietro al manubrio, è silenziosa, comoda da azionare già in punteria, e lascia sempre libero il manubrio per estrarre la cartuccia camerata senza rischi inutili.
La calciatura
Sempre ai fini di abbinare funzionalità e basso costo si è scelta una calciatura monopezzo in sintetico dal gradevole aspetto e dal disegno ergonomico. Al calcio con linee diritte, consistente spessore del dorso, nasello alto per un confortevole appoggio della guancia e postura consequenziale fra l’asse dell’occhio e quello dell’ottica, si abbina l’impugnatura a pistola con rigonfiamenti adatti a riempire bene il palmo della mano e una coccia marcata, diremmo in termini tedeschi una Kaisergriffe, grazie a cui il dito di scatto si posiziona adeguatamente sul grilletto. Segue il fusto prismatico con curve di raccordo fra le superfici: il fondo è piano per una stabile sistemazione sull’appoggio da tiro. Le zone di presa recano alternanza di incavi e rilievi lisci che assicurano una presa ferma anche con mani bagnate; il calciolo in spessa gomma morbida stempera il rinculo.
Una prova in poligono
Montato un validissimo cannocchiale Zeiss Conquest 3-12×56, nel tunnel della Bignami effettuiamo alcuni tiri di prova a 100 m alternando un paio di cariche del .30-06 Sprg. per cui l’arma è camerata. Con le Fusion dotate di palla SP da 180 gr realizziamo una buona rosata da 1 MOA, perfettamente in linea con le aspettative di una cartuccia da caccia; anche le Federal Premium Vital Shok sono previste per uso venatorio, ma impiegano la palla Sierra Game King BTSP da 150 gr, una delle migliori scelte in proposito che consente di ridurre a meno di 20 mm il diametro di rosata. Assai gradevole la risposta del fucile grazie all’asse diritto all’americana che scarica il rinculo senza far sollevare la canna, lasciando il bersaglio in vista. Bilanciamento, equilibrio e facilità di movimento sono prerogative reali e subito percepibili: se poi si accosta la finitura dell’insieme e dei particolari a quella cifra di 690,00 € grazie a cui la si porta a casa, ecco che balzano alla mente diverse e svariate considerazioni per una prossima scelta.
Scheda tecnica
Costruttore: CZ Českà Zbrojovka a.s. – Svatopluka Cecha 1283, CZ-688 27 Uhersky Brod (Cekia) – Tel. +420 572 655120, Fax +420 572 633811 – [email protected] – www.czub.cz
Importatore: Bignami SpA, via Lahn, 1 – 39040 Ora (BZ) – tel. 0471/803000 – fax. 0471/810899 – www.bignami.it – [email protected]
Modello: 557 Eclipse
Tipo: carabina a otturatore girevole e scorrevole con due alette in testa
Calibro: .30-06 Sprg. (prossimamente in alternativa .308 Win.)
Castello: da billetta in acciaio lavorata di fresa – finitura brunita – otturatore lucidato
Canna: lunga 520 mm – diametro in volata 16 mm – 4 righe destrorse passo 1:10 ricavate per rotomartellatura – montaggio flottante – finitura brunita
Percussione: percussore lanciato con molla elicoidale coassiale
Alimentazione: serbatoio fisso da 5 cartucce con sblocco a tastino della soletta pivotante –
Congegno di scatto: diretto con grilletto singolo regolabile
Estrattore: a unghia pivotante con pistoncino e molla inseriti nella testa dell’otturatore
Espulsore: nottolino elastico sporgente nella faccia dell’otturatore
Congegni di mira: assenti – fresature al castello per montaggio ottiche
Sicurezza: tastino zigrinato sul lato destro del castello – blocca percussione e scatto
Calciatura: sintetico in pezzo unico – calciolo in gomma riportato – impugnatura a pistola – incavature a disegno nei punti di presa
Finiture: brunitura per canna e castello – corpo otturatore lucidato
Lunghezza totale: 1063 mm
Peso: 3300 grammi circa senza ottica
Prezzo informativo: 690,00 € (iva inclusa)