Qualche giorno fa i Carabinieri della Stazione di Latiano, in provincia di Brindisi, sono entrati nell’abitazione di una 75enne, pensionata e vedova. Nel corso della perquisizione, i militari hanno scoperto due fucili di proprietà del marito, deceduto nel 1995, dunque più di vent’anni fa: si è così scoperto che le armi, un Benelli calibro 12 e un sovrapposto calibro 20, non erano mai state regolarizzate per quel che riguarda il possesso.
La legge non accetta nemmeno l’ignoranza in casi come questo, dato che il passaggio di proprietà di qualsiasi arma deve essere comunicato in modo tempestivo alle autorità. In 22 anni questa regolarizzazione non è mai stata fatta, di conseguenza la signora è finita in manette con l’accusa di detenzione illecita di armi comuni da sparo. I due fucili, al contrario, sono stati sequestrati.
Il magistrato della Procura di Brindisi ha poi deciso di rimettere in libertà la 75enne, accettando la compilazione dei verbali da parte dei Carabinieri e il rilascio della donna. Qualcuno potrebbe chiamarlo buon senso, altri parlerebbero invece di “grazia”, fatto sta che leggerezze come queste non sono purtroppo rare e i controlli delle forze dell’ordine sono finalizzati proprio a evitare qualsiasi pericolo.
Se sapeste quante di queste situazioni esistono attualmente in italia!!!
Possibile che nessuno dei PARENTI AMICI, O CONOSCENTI (l’associazione venatoria che questi era iscritto) del defunto marito, abbia spiegato o avvisato la signora di cosa doveva fare delle armi dopo la morte del marito,questa non incorreva nei rigori della legge.