In tempi antichi il fiuto altamente sviluppato e l’abilità a stare in acqua hanno fatto del barbone il cane perfetto per la caccia alle anatre e come cane da riporto in acqua.
A seguito del riconoscimento della FCI, nel 1936, per evitare problemi ed equivoci i tedeschi hanno riconosciuto l’origine francese delle razza.
Il motivo per cui in passato è stato apprezzato dai cacciatori, sta nel suo carattere avventuroso e che non si faceva spaventare facilmente dai pericoli. Grazie a queste peculiarità che lo portavano a sfidare i rischi e le difficoltà che si nascondevano all’interno dell’acqua, hanno fatto del barboncino il cane per eccellenza nella caccia alle anatre.
Per quanto riguarda la coda, la tendenza era quella di lasciare il ciuffo posteriore, per renderlo riconoscibile nella fitta boscaglia o per riconoscerlo nell’immediato quando si immergeva in acqua. In questo modo il padrone aveva i suoi movimenti sempre sotto controllo.
Anche se attualmente il barbone non viene più usato per la caccia, alcuni aspetti del suo carattere sono rimasti invariati. La vivacità, il suo carattere docile e affettuoso fanno della razza un perfetto cane da compagnia, da avere se in casa ci sono bambini. Nello stesso tempo la sua intelligenza e furbizia, sono rimaste intatte tanto da impiegare tutte le sue energie durante i giochi con il suo padrone.
Molte razze nascono caccitrici,alcune poi cambiano attraverso selezioni apportare dall .Uomo.
Non credo che oggi possano essere utilizzati come avveniva in passato.
Stesso per certe linee di setter Irish o Spinoni ecc che possono essere considerate da compagnia.