Marmora, piccolo comune sparso in provincia di Cuneo, sta facendo da sfondo a una vicenda molto particolare. L’azienda faunistico-venatoria “La Bianca” potrebbe sparire per sempre, anche se la decisione verrà presa tra un mese dalla Regione Piemonte. Che cosa è successo di preciso? La concessione potrebbe essere rinnovata per altri nove anni, mrntre un gruppo di proprietari di terreni circostanti non vogliono assolutamente che questo avvenga.
In poche parole, sono due le petizioni che sono state rese pubbliche sull’argomento, una favorevole alla sopravvivenza dell’azienda e un’altra contraria. Da diversi mesi i proprietari dei terreni che fanno parte della ex riserva di caccia “Bianca di Marmora” si sono rivolti al Tribunale per annullare un verbale di cinque anni fa. Nel 2012 l’associazione “La Bianca” aveva ottenuto la gestione dell’azienda tramite la nomina del presidente del consorzio. Il territorio venatorio esiste dagli anni ’70, mentre invece i proprietari dei terreni che formarono il consorzio sono tutti deceduti.
Sono quindi gli eredi a volere questa parte della vallata, tenendo conto del fatto che nell’azienda faunistico-venatoria gli unici a poter cacciare sono il concessionario e le persone a cui questa persona dà l’accesso. Secondo quanto spiegato invece dall’avvocato del legale rappresentante dell’azienda, il consorzio è un’associazione non riconosciuta e quando gli iscritti muoiono, i loro eredi non entrano a far parte in automatico del consorzio stesso, visto che è necessaria una istanza di iscrizione.