Si supererà la prova scritta con un minimo di 21 risposte esatte su 30 per poi sostenere l’esame orale. Il superamento del test teorico è valido solamente per la sessione di esame nel quale è stato sostenuto. La prova orale prevede il riconoscimento della fauna attraverso gli esemplari illustrati e un esame specifico sulle armi da caccia e loro uso. Causa emergenza covid non sono previste visite all’esposizione tassidermica della Provincia. I candidati dovranno rispettare le distanze di sicurezza evitando assembramenti e presentarsi provvisti di mascherina, di una biro personale e di un documento di identità.
L’esame di abilitazione venatoria verte sulle seguenti materie: legislazione in materia di tutela della fauna e sulla disciplina della caccia; specie cacciabili e non cacciabili con la conoscenza del calendario venatorio e dei luoghi in cui è vietato l’esercizio venatorio; mezzi di caccia, uso di cani, appostamenti, modalità di caccia vietate, zona delle Alpi, oasi di protezione, zone di ripopolamento e cattura, zone per l’addestramento cani, gestione programmata della caccia, aziende faunistico – venatorie e agri-turistico-venatorie, agenti venatori e loro funzioni, sanzioni e procedure relative; zoologia applicata alla caccia, con la conoscenza delle specie protette e quelle particolarmente protette; tutela dell’ambiente e principi di salvaguardia delle produzioni agricole; norme di sicurezza e prevenzione degli incendi agroforestali; armi da caccia e loro uso, oltre alle misure di sicurezza e prevenzione degli incidenti contro la propria persona e nei confronti di altri; norme di pronto soccorso. Il rilascio del certificato di abilitazione venatoria, in bollo, è subordinato al pagamento della relativa tassa regionale per l’abilitazione all’esercizio venatorio (Cuneo24).