Cuneo è la provincia più produttiva per le carni bovine, i conigli e la selvaggina; Torino per il mais e Imperia per le coltivazioni floricole. Lo ha messo in luce la Banca del Piemonte, che ha riportato sul proprio sito un’interessante indagine riguardante l’agricoltura italiana ripresa da enordovest.com.
Tra gli altri prodotti più rappresentativi del territorio nazionale i primati in quantità li hanno raggiunti Foggia per il frumento duro e i pomodori, i carciofi e i cavoli; L’Aquila per le patate e le carote; Crotone per i finocchi; Salerno per la lattuga e i peperoni; Latina per le zucchine; Caserta per le fragole; Perugia per il tabacco; Venezia per la soia; Reggio Calabria per l’olio di oliva; Catania per le arance; Siracusa per i limoni; Caserta e Ravenna per le pesche e le nettarine; Ferrara per le pere; Viterbo per le nocciole; Latina per i kiwi; Sassari per le carni ovi-caprine e per il latte di pecora e capra; Forlì-Cesena per le uova Forlì; Verona per il miele Verona.
A livello di valore aggiunto creato in agricoltura sul gradino più alto del podio, sempre tra le province, ci sono, quasi a pari merito, Bolzano e Verona. Poi, si trovano Foggia, ancora Cuneo, Brescia, Treviso, Salerno, Trento e Mantova. Per quanto riguarda i valori della produzione, la classifica vede al primo posto Verona, seguita da Brescia, di nuovo Cuneo, Foggia e Mantova. Bolzano e Trento, invece, guidano la graduatoria delle attività secondarie legate all’attività agricola: in particolare a livello di agriturismo (La Voce di Alba).