Sta facendo discutere parecchio la foto pubblicata da due giovani cacciatori residenti a Lovere, in provincia di Bergamo. Entrambi hanno scelto di mostrare lo scatto in cui appaiono 190 anatre selvatiche abbattute su Facebook. Le varie segnalazioni, tra cui quelle delle associazioni animaliste e ambientaliste, hanno fatto scattare le indagini della Polizia Provinciale di Cremona, la quale sarà chiamata ad approfondire le eventuali violazioni della legge.
In particolare, se il numero di capi dovesse essere confermato (nella foto si vedono tre persone) ci sarebbe un evidente sforamento del limite giornaliero imposto dal calendario venatorio lombardo per il carniere (non più di 10 anatre). I commenti alla foto sono stati numerosi e anche gli amici dei cacciatori hanno espresso la loro indignazione. Le guardie del WWF hanno parlato di “turismo venatorio” a causa del trasferimento da Lovere a Cremona (il luogo effettivo dell’abbattimento) e della tendenza dei cacciatori bergamaschi e bresciani di spostarsi in altre province lombarde, in primis nel Cremonese e nel Mantovano.
La Polizia Provinciale chiarirà presto l’accaduto, gli accertamenti sui cacciatori coinvolti sono in corso, anche se stavolta sarebbe il caso di parlare più propriamente di bracconaggio, un fenomeno criticato e ostacolato dal mondo venatorio che rispetta la legge.