CPA Sport Sardegna: IN SARDEGNA, è WANTED !!! per la Cornacchia Grigia e la Ghiandaia.
Lo scopo prefissato è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni preposte sui danni al nostro bellissimo paesaggio rurale da parte degli uccelli predatori, i cosiddetti corvidi, in particolare la Cornacchia grigia e la Ghiandaia. Pur essendo specie cacciabili, l’interesse venatorio verso la Cornacchia e la Ghiandaia è del tutto trascurabile, la loro naturale diffidenza e la vicinanza alle aree precluse alla caccia, fa si che gli abbattimenti realizzati durante il periodo di caccia sono numericamente irrilevanti al fine di gestione della specie, si rende necessario, attuare programmi di contenimento delle loro popolazioni.
La nostra Associazione, da sempre sensibile al delicato rapporto esistente tra agricoltura e caccia inteso anche come rapporto tra uomo ambiente e territorio, espresso attraverso ogni forma di rispetto, amore ed attenzione per la natura, si è fatta promotrice della attività in argomento, in attesa di un intervento risolutivo della citata problematica.
Una indagine svolta dai nostri cacciatori, ha segnalato la presenza di numerosi uccelli predatori definiti come Corvidi (ghiandaia e cornacchia grigia) e il notevole ridimensionamento di altri uccelli (Pernici, Fringuelli, Cardellini, Merli ecc ) che abitualmente popolavano il nostro territorio, peraltro senza procurare danni all’agricoltura; i Corvidi, sono animali problematici per due aspetti fondamentali, per la predazione dei nidi di altri uccelli e per i danni ad alcune produzioni agricole; per meglio presentare la problematica illustrata ed al fine di consentire l’attivazione degli strumenti istituzionali previsti (controllo della popolazione, risarcimento del danno ecc.), è stato prevista, a conclusione della gara, l’organizzazione di un convegno nel quale saranno presentate le relazioni su quanto osservato in campo e le eventuali proposte da attuare, inoltre nell’occasione saranno premiati anche i vincitori della gara di caccia.
Quindi, in attesa che gli Enti preposti attivino un’indagine puntuale finalizzata alla stima delle conseguenze in termini di danno (agricoltura e ambiente) in seguito all’invasione di uccelli predatori sull’intero territorio provinciale e regionale, con la presente attività venatoria, si vuole sensibilizzare l’opinione pubblica a contribuire e ad ampliare “la conoscenza” sul delicato equilibrio instauratosi tra gli “ uccelli predatori” ed il paesaggio della Sardegna.
Lo svolgimento della gara, è rivolta al controllo numerico delle popolazioni di cornacchia grigia (Corvus corone cornix) e Ghiandaia (Garrulus glandarius) per il periodo novembre 2010, gennaio 2011, e dovrà essere realizzata nel rispetto delle direttive tecnico operative indicate.
Le operazioni di gara si svolgeranno sull’intero territorio delle provincie, nei limiti previsti dal Calendario Venatorio vigente, con esclusione delle aree di divieto (oasi, dei Parchi Regionali, delle riserve naturali integrali e delle foreste demaniali ecc…);
Ai fini del punteggio la Cornacchia Grigia vale 8 punti e la Ghiandaia vale 4 punti. Per la valutazione dei punti a fine gara, si sommeranno i punti ottenuti, i partecipanti possono dimostrare il loro contributo in maniera tangibile presentandosi presso le Armerie e i circoli convenzionati, di cui troverete l’elenco allegato alla presente. Alla fine della stagione venatoria i cacciatori che hanno prestato la loro opera saranno ricompensati con dei buoni acquisto o con il rinnovo gratuito della tessera associativa.
Le linee di intervento adottabili per il contenimento di queste popolazioni di uccelli predatori sono diverse e nessun intervento adottato singolarmente può essere risolutivo, ma è necessario coordinare più interventi e agire su un comprensorio più ampio di quello provinciale. Questo perché molto spesso questi uccelli si nutrono in un comune e nidificano in un altro, pertanto sarebbe opportuno mettere in campo diverse iniziative che prevedano la collaborazione tra diversi enti e province.
Le politiche di intervento in un comparto produttivo primario come l’agricoltura, consentirebbe sia un risparmio di molte risorse economiche che potrebbero essere reinvestite sul nostro territorio, che una riduzione della popolazione dei predatori, rispettando nel contempo il principio della conservazione della specie.
Ancora una volta, possiamo con orgoglio ribadire, che la caccia è una attività sostenibile, necessaria, che permette di avere con la natura, un rapporto di controllo e di gestione del patrimonio naturale e faunistico.
Vi saluto cordialmente.
Ales, 5 novembre 2010
Il Presidente Regionale
Marco Efisio Pisanu