CPA Sport Toscana propone dei nuovi Regolamenti Attuativi.
Con la presente si pongono alla Vostra cortese attenzione alcuni elementi che la scrivente Associazione ritiene indispensabili nella attuazione della normativa sulla caccia e che, a nostro avviso, dovrebbero essere oggetto di una ponderata riflessione nella stesura dei regolamenti attuativi.
ACCESSO AGLI ATC Considerato che da oltre 10 anni il numero dei cacciatori nella nostra regione è in costante diminuzione e che la caccia alla selvaggina migratoria non è gestibile comunque a livello di ATC, non ha senso vincolare e fare inutili e costose pressioni burocratiche ed amministrative a carico dei cacciatori.
Un esempio di cattiva gestione anche dal punto di vista del funzionamento è il sistema di tele prenotazione che negli anni passati, troppo è costato in denaro e sprechi di giornate venatorie, spesso a causa del suo cattivo funzionamento. Chiediamo quindi che l’accesso agli Ambiti territoriali di caccia per lo svolgimento della caccia alla selvaggina migratoria sia libero in tutta la Regione e che, in qualsiasi ATC si possa praticare la caccia alla migratoria in tutte le sue forme (appostamento, temporaneo e vagante), senza oneri finanziari e senza burocrazia. Chiediamo inoltre che le quote di ingresso agli A.T.C. non superino in nessun caso le attuali.
DEROGHE per quanto riguarda lo STORNO, alla luce di quanto stabilito dalla direttiva 2009/147/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 novembre 2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici, chiediamo che la Regione Toscana si faccia promotrice, anche presso le altre regioni italiane, per l’inserimento a livello nazionale dello storno tra le specie cacciabili. Per il fringuello chiediamo la semplificazione massima nella attuazione del regime del prelievo in deroga, e che questo avvenga su tutto il territorio regionale indistintamente per ogni cacciatore.
UNGULATI La gestione del cinghiale e del capriolo sono di fondamentale importanza nella nostra regione, dove le loro densità stanno aumentando in modo tangibile sia nel territorio cacciabile che nelle aree protette. Molti sono stati gli sforzi da parte degli enti per poter porre rimedio ai danni monetari che questi animali arrecano alle colture, ma mai si è voluto semplificare i prelievi a loro carico. Per incrementare il prelievo venatorio occorre meno burocrazia e meno vincoli: basti pensare alla complicazione sorta nei prelievi del cinghiale nelle zone non vocate, con regole diverse per ciascuna provincia e per ciascun ATC. Se i cinghiali dalle aree non vocate li vogliamo togliere, perché dobbiamo porre limitazioni? Sarebbe più opportuno preoccuparsi di poter aprire la caccia agli ungulati anche nelle aeree protette piuttosto che porre vincoli anche nelle aree cacciabili!
VOLPE E CORVIDI L’espansione di queste specie ha portato negli ultimi anni ad un declino sempre più marcato delle Zone di Ripopolamento e Cattura, divenute nella maggior parte dei casi aree con una produttività scarsissima di lepri e fagiani. Non ci stupisce tutto ciò quando leggiamo le normative che disciplinano, a livello provinciale, la possibilità di attuare piani di abbattimento di questi animali. Al di là delle tecniche più o meno consentite, quello che maggiormente colpisce sono le difficoltà nel produrre tutta una serie di documenti che di fatto rendono impossibile la realizzazione dei prelievi. In questo la normativa regionale dovrebbe fare chiarezza, abolendo tutta quella serie di balzelli burocratici che rendono impossibile gestire una zona di ripopolamento e cattura o anche una azienda faunistica. Il fallimento di questi istituti, che comunque hanno al loro interno un patrimonio di selvaggina di valore ben più elevato rispetto ad altri, allo stato attuale è imputabile in gran parte agli enti preposti alla loro gestione che di fatto, rendono impossibile salvaguardare la piccola fauna stanziale, per la quale questi sono stati istitutiti.
L’unica preoccupazione della regione dovrebbe essere quella che le provincie siano in grado di consentire un prelievo pesante a carico delle volpi, delle cornacchie e delle gazze per incrementare la loro produttività.
Maurizio Montagnani Presidente CPA Sport Regione Toscana
Sistemi sempre più sofisticati Siamo naturalmente stati a EOS e, come tutti, abbiamo visto e apprezzato tantissime novità tecniche e moltissime attrezzature volte ad ottimizzare le nostre possibili azioni di caccia. E molto di questo si è reso necessario dall’esplosione...
La discussione del momento Negli ultimi tempi abbiamo letto di tutto sulla questione controllo del colombaccio in Emilia-Romagna, ed interveniamo anche per cercare di riportare la discussione su toni meno emozionali con un approccio un po’ più tecnico. Esprimiamo pertanto...
Bisogno di chiarezza Le associazioni venatorie riconosciute Arci Caccia, Libera Caccia, Italcaccia e Enalcaccia, riunite insieme, chiedono di fare chiarezza in merito al trasferimento degli uffici dell’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) dell’Aquila nella sede dell’associazione venatoria Federcaccia. Come noto, gli...
Situazioni improvvise Vi sono momenti in cui il mondo venatorio alimenta da sé la propria illusione di aver fatto passi avanti significativi in campo comunicativo, nel senso di riuscire ad attingere strati ampi dell’opinione pubblica per far sentire la propria...
Gestione faunistica Le comiche finali erano brevi cortometraggi proiettati alla fine di un film drammatico, avventuroso o sentimentale. Il tutto, ovviamente, per cancellare le lacrime e far uscire gli spettatori meno intristiti e un po’ più rasserenati. Oggi anche alcuni...
Supporto essenziale È stata firmata la convenzione che consente ai Centri di Assistenza Venatoria (CAV) di riprendere regolarmente le proprie attività, continuando così a offrire un supporto essenziale ai cacciatori toscani. Le principali offerte Grazie a questo provvedimento, i CAV...
Rotte di migrazione I Giudici, al momento di scrivere la sentenza, hanno ritenuto necessario di chiedere al Direttore dell’ISPRA, Piero Genovesi, Commissario nominato per individuare i valichi “interessati dalle rotte di migrazione” che per legge devono essere vietati alla caccia,...
Acceso dibattito Le Associazioni Componenti la Cabina di Regia della Toscana - Arci Caccia, Enalcaccia, Italcaccia e Libera Caccia regionali - si sono fatte avanti in merito a una specie che ha creato sempre un acceso dibattito per quel che...
Lo stand di Verona Una partecipata delegazione Toscana capitanata dal Vicepresidente Nazionale e Presidente Regionale Federcaccia Toscana UCT Marco Salvadori, presente quest'oggi a Verona in occasione della giornata inaugurale di EOS-SHOW. Grande partecipazione e coinvolgimento per le numerose iniziative che...
Un caso unico in Europa Le due associazioni lavorano ad un progetto per “monitorare” i branchi fornendo alle istituzioni uno strumento scientifico, realistico ed oggettivo in vista dei futuri piani di gestione della specie. A Vernio partecipatissimo incontro promosso da...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni