CPA scrive al Governatore della Sardegna, sulla situazione venatoria nell’Isola a ridosso delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale.
Egregio Governatore, nel lontano mese di marzo del 2009, subito dopo il suo insediamento, le inviammo una lettera per complimentarci con lei e la sua coalizione, significandole che il 70 % dei cacciatori appoggiò la sua candidatura in quanto la precedente Giunta Regionale non aveva mai affrontato seriamente le problematiche legate all’attività venatoria. La sostenemmo anche perché lei, in più di un’occasione, durante le sue assemblee in campagna elettorale dichiarò che i cacciatori sardi, nel 2010 sarebbero andati a caccia a febbraio.
Le scrivemmo anche questa frase: “Egregio Governatore, i cacciatori sardi chiedono che siano rispettate le peculiarità della propria terra e le loro tradizioni. Non vorremmo più subire le ingiustizie e le penalizzazioni che gli altri cacciatori della penisola e degli altri Paesi Europei non subiscono. Insomma, chiediamo di non essere trattati più come cittadini di terza classe.
Le chiediamo inoltre che nei comitati faunistici siedano solo persone competenti e conoscitrici delle reali esigenze del territorio, non individui che partecipano solo per incassare il gettone di presenza. I cacciatori versano nelle casse regionali fior di quattrini, perciò vorremmo che i nostri soldi siano reinvestiti per pianificare il ripopolamento su tutto il territorio regionale, con la speranza che sia stilato un calendario venatorio consono alle nostre esigenze…”.
Caro Governatore, a quattro anni e 8 mesi di distanza, praticamente a ridosso delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Sardegna, avremo voluto scriverle una lettera per ringraziarla e per dirle che avremo continuato a sostenerla, ma ahimè è triste segnalarle che la situazione invece di migliorare è peggiorata.
Personalmente (ma le posso garantire che è il pensiero di tanti cacciatori e addetti ai lavori), in materia venatoria, penso che questa sia stata la peggiore amministrazione regionale che abbiamo mai avuto. Lo scorso anno in occasione di un incontro avuto con i rappresentanti degli armieri, e le AA.VV. guardandola negli occhi le dissi anche che se non fosse cambiato qualcosa non l’avremmo più sostenuta, e lei mi rispose: “questo è un ricatto” e io le dissi ancora: questo non è un ricatto, sarà la giusta “ricompensa” per non aver mantenuto gli impegni presi!
Avete ancora qualche mese per mettere mano alla nuova Legge regionale sulla caccia, vediamo cosa riuscirete a fare, buon lavoro Governatore, a lei e a tutta la coalizione, noi attendiamo fiduciosi, in caso contrario sapremo cosa fare!
Il Presidente Regionale
Marco Efisio Pisanu
( 8 Novembre 2013 )