La sezione comunale di Spoleto della Federazione Italiana della Caccia ha diffuso un comunicato stampa per porre l’accento su una situazione piuttosto strana che si sta sviluppando nel nostro paese. Come denunciato dall’associazione venatoria, le forze dell’ordine dovranno occuparsi anche del contenimento di cornacchie e cinghiali. Lo ha stabilito una sentenza della Corte Costituzionale dopo aver accolto il ricorso di diverse associazioni animaliste.
In pratica, le leggi regionali sulla caccia sono state definite illegittime, quindi non è possibile il prelievo al di fuori dei periodi temporali fissati dalla Legge Nazionale. Questo vuol dire che il prelievo di cornacchie e cinghiali non potrà avvenire a caccia chiusa, ma soltanto affidandosi alla Polizia Provinciale e agli altri pubblici ufficiali. Federcaccia Spoleto non riesce a comprendere l’utilità di una sentenza del genere.
Tutte le regioni italiane hanno già formato selecontrollori e coadiutori, scegliendoli tra i cacciatori maggiormente istruiti: queste persone hanno sostenuto personalmente i corsi, ma la sentenza della Corte cambia le carte in regola. L’associazione venatoria è al lavoro con l’ufficio legale per trovare la soluzione migliore, visto che la pronuncia rischia di creare altri danni al settore agricolo, riducendo la biodiversità.