L’evento cinofilo si è svolto nelle ZRC dell’Ambito Territoriale di Caccia Viterbo 1, rinomate per i terreni e per la qualità dei selvatici: è proprio qui che hanno avuto luogo le semifinali del 19 e 20 novembre, per la precisione nelle aziende faunistico venatorie “Chiusa Farina” di Ischia di Castro e “Il Tesoro” di Acquapendente. Il maltempo ha caratterizzato le giornate di gara, un dettaglio che, insieme alla presenza di ungulati nei terreni, non ha certo reso semplice la vita degli equipaggi.
La Coppa Italia per la categoria A è stata conquistata dalla muta di cani di Andrea Cataldi, seguito dagli equipaggi di Massimo Sarandrea e Rodolfo Del Treste. Nella categoria B ha invece trionfato Michele Calderari, mentre al secondo e al terzo posto sono giunti Giorgio Sorichetti e Giovanni Ferrero. Il numero uno di Federcaccia Lazio, Aldo Pompetti, ha voluto ricordare il messaggio divulgato con questa manifestazione, cioè il “rispetto per l’ambiente e per la selvaggina”.