Riunione annuale
Il Comitato permanente della Convenzione di Berna (Convenzione sulla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa) si riunisce una volta l’anno per monitorare l’attuazione delle linee guida della Convenzione stessa. Alle riunioni possono partecipare le delegazioni delle parti contraenti, compresa l’Unione europea, Stati osservatori, rappresentanti di organizzazioni governative e non governative, oltre che da esperti indipendenti. Quest’anno il meeting si è svolto dal 2 al 6 dicembre e per l’ANUU Migratoristi (Associazione membro parte di FACE Italia), sempre attiva e che segue questi specifici appuntamenti europei, ha partecipato Ferdinando Ranzanici che monitora costantemente le attività che si svolgono presso il Consiglio d’Europa. L’argomento che ha principalmente caratterizzato questa sessione è stata la proposta di modifica di declassamento del lupo (Canis lupus) dall’appendice II (Strettamente protetto) ad Appendice III (Protetto) indicato dall’Unione Europea.
Chi ha sostenuto l’emendamento
Su richiesta del rappresentante dell’UE, è stato chiesto alle Parti contraenti di votare. L’UE a nome dei suoi 27 Stati membri e Andorra, Armenia, Georgia, Islanda, Liechtenstein, Moldavia, Norvegia, Macedonia del Nord, Serbia, Svizzera e Ucraina hanno sostenuto l’emendamento. Albania, Bosnia ed Erzegovina, Monaco, Montenegro e Regno Unito si sono opposti all’emendamento, mentre Tunisia e Turchia si sono astenute. Con una maggioranza di 38 voti a favore è stata raggiunta la maggioranza richiesta dei due terzi delle Parti contraenti e l’emendamento proposto è stato adottato. Tale modifica entrerà in vigore fra tre mesi dopo la data di adozione formale dell’emendamento, conteggiata a partire dal 6 dicembre 2024, a meno che almeno un terzo delle Parti della Convenzione di Berna del Consiglio d’Europa (17) non si opponga, nel qual caso non entrerà in vigore. Se meno di un terzo delle Parti si oppone, la decisione entrerà in vigore solo per le Parti che non hanno sollevato obiezioni. Viene precisato che, nonostante la modifica dello status di protezione del lupo, le norme della Convenzione di Berna continuano ad applicarsi e devono essere rispettate, le popolazioni di lupi devono essere mantenute o portate a un livello che corrisponda a quello richiesto dalla Parti contraenti continuando a segnalare ogni due anni le eccezioni che si possono creare per la conservazione del lupo.
Stato di protezione
Il Comitato permanente ha chiesto inoltre al Gruppo di esperti sui grandi carnivori di monitorare attentamente la popolazione del lupo, in stretta collaborazione con la “Large Carnivore Initiative for Europe”. Viene quindi creato un Gruppo di lavoro per esplorare i meccanismi necessari per guidare gli emendamenti della Convenzione di Berna basati su prove per concedere o modificare lo stato di protezione di una specie. Il Comitato permanente, inoltre, ha sottolineato con favore l’importanza dei progressi nella lotta all’uccisione, alla cattura e al commercio illegale di uccelli selvatici (IKB – Illegal Killing Birds) che permette di consentire ai governi nazionali di adattare le proprie politiche e pratiche per garantire il raggiungimento dell’obiettivo generale di sradicamento del IKB. Ha preso atto quindi dell’ambito tematico pianificato della riunione del Gruppo di esperti sulla conservazione degli uccelli selvatici, inclusa la riduzione dell’impatto negativo delle linee elettriche e delle turbine eoliche sugli uccelli. Altri argomenti affrontati, come il monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat, il controllo e l’eradicazione delle specie esotiche invasive, la conservazione degli uccelli, il ruolo della biodiversità e i cambiamenti climatici, sono da sempre discussi tra le parti contraenti. Sono stati inoltre valutati i progressi del Piano strategico per orientare gli obiettivi di conservazione della natura verso il 2030 valutati dal gruppo di lavoro.
Obiettivi e strategie
Viene richiesta una maggiore partecipazione delle parti nelle attività di questo piano, considerando i primi progressi già attuati. Ricordiamo ancora il Piano Strategico, i suoi obiettivi e strategie definite nel 2021 da parte del Comitato di Visione per la Convenzione di Berna fino al 2030 e i suoi 4 principali obiettivi, ossia:
l’importanza e valorizzazione del territorio e della sua connettività, l’integrità e la resilienza del patrimonio naturale e seminaturale con l’obiettivo di incrementare gli ecosistemi;
impegnarsi a migliorare lo stato di conservazione delle specie a rischio e il loro incremento. Particolare attenzione è stata data alle specie autoctone che sono in aumento e la cui riduzione o estinzione a causa della presenza umana sia stata contenuta o fermata;
focalizzarsi a mantenere e migliorare la flora e la fauna selvatica e i loro habitat naturali in modo sicuro e in presenza di un ambiente pulito, sano e sostenibile;
disporre di risorse sufficienti che vengano utilizzate in modo efficiente al fine di raggiungere in maniera efficace e nei tempi stabiliti tutti gli obiettivi previsti nel Piano.