Un anniversario importante
Nel pomeriggio di mercoledì 26 ottobre, in occasione del 45° anniversario di FACE, si é tenuto a Bruxelles un importante convegno dell’intergruppo Biodiversity, Hunting & Country-Side sulle nuove opportunità di gestione dell’avifauna europea. I numerosi relatori presenti all’evento e gli esponenti delle più importanti associazioni venatorie a livello europeo, si sono susseguiti esprimendo interventi e dibattiti di livello, mediante i quali sono state sviscerate criticità e soluzioni per migliorare lo status di conservazione di alcune specie al fine di garantirne il prelievo nel tempo. Particolarmente apprezzati dai partecipanti, gli interventi del presidente dell’intergruppo Alvaro Amaro e del Vice presidente Alex Agius Saliba, rivolti a difesa del mondo venatorio.
Monitoraggio delle specie migratrici
Al pari, il Presidente della Federation Nationale des chasseurs, Nicolas Rivet, ha esposto egregiamente il lavoro e gli investimenti messi in atto dai cacciatori francesi, sia nel monitoraggio delle specie migratrici tramite GPS e censimenti notturni, sia per i miglioramenti ambientali effettuati a vantaggio di specie vulnerabili come la tortora selvatica e la starna. Più rigida la posizione dei rappresentanti di BirdLife e della Commissione europea, che hanno sostenuto la necessità di una chiusura, anche in forma temporanea, del prelievo venatorio per alcune specie le cui popolazioni hanno subito nel tempo un sensibile calo numerico a livello europeo.
Le parole dell’europarlamentare Casanova
Soddisfatto di quanto dibattuto nel corso dell’incontro l’europarlamentare Massimo Casanova, che nella propria nota ha dichiarato “Quanto emerso evidenzia per l’ennesima volta come sia centrale e determinate il ruolo dei cacciatori nella gestione e nella contemporanea tutela di habitat e specie; se l’Europa ci impone di seguire i piani di gestione per le specie vulnerabili é necessario che gli stati membri ne affidino la gestione alla nostra categoria, la quale non solo ne conosce le necessità in termini biologici ed ambientali, ma si é sempre spesa nelle attività di miglioramento ambientale in forma volontaria e gratuita, con conseguente beneficio di tutta la collettività” (fonte: FIDC).