Lo scorso mese di novembre ci sono stati due casi simili di eccesso di zelo nel punire i cacciatori in provincia di Pisa. A Fauglia, in particolare, era in corso un’attività di controllo e contenimento dei piccioni, ma due guardie volontarie segnalarono la necessità di ulteriori accertamenti nei confronti di questo intervento. A Crespina Lorenzana, invece, altre guardie incontrarono un anziano che stava indossando gli stivali e che aveva un fucile da caccia in auto.
L’uomo fu denunciato nonostante non fosse nemmeno in atteggiamento venatorio, un dettaglio che non ha impedito alle guardie di esercitare le loro funzioni, arrivando fino alla sospensione della licenza. In realtà l’anziano non stava neanche sparando e si trova addirittura all’esterno del perimetro in cui era in vigore il divieto di caccia. Il Comandante della Polizia Provinciale ha accertato una violazione del regolamento, sospendendo dalla qualifica le tre guardie coinvolte.
Per due di loro la sospensione sarà pari a 24 e 30 mesi, mentre la terza guardia non potrà svolgere le proprie funzioni per un anno. Tra l’altro, esiste anche una ipotesi di denuncia per abuso di ufficio. La stessa Provincia di Pisa ha riconosciuto un pregiudizio per le indispensabili garanzie di natura comportamentale che la qualifica di guardia ittico-venatoria impone.