Le risorse sono state trasferite alla Polizia Provinciale con la conseguente fornitura delle gabbie per la cattura. Tra l’altro, sono stati abilitati anche 142 nuovi coadiutori per gli abbattimenti, figure autorizzate e coordinate. Lo stesso Assessorato ha deciso di coinvolgere la Protezione Civile, la quale ha messo a disposizione le proprie competenze per i tratti di argine del Reno e del Po.
Una settimana fa si è deciso di apportare alcune modifiche al piano di controllo, prorogando gli abbattimenti a febbraio-marzo, senza dimenticare l’ipotesi di prelievo anche nei centri urbani, per motivi di tipo sanitario e per periodi molto brevi. L’adozione di tutte queste misure nel loro complesso viene vista come l’unica strada da percorrere per fronteggiare l’emergenza.