Il suolo, la terra, il nostro habitat e quello dei selvatici, chiamalo come vuoi, quel che conta è sapere, avere consapevolezza che diminuisce ogni giorno un po’ di più. Prendi l’Italia ad esempio: la stabilità demografica ci attanaglia da anni eppure nonostante tutto il paradosso: l’espansione urbana aumenta e pure piuttosto rapidamente. Forse questo articolo non cambierà le cose, ma potrebbe regalare maggiore consapevolezza sul pericolo che un’espansione urbana indiscriminata rappresenta per noi cacciatori ed esseri umani e per i tanto amati selvatici.
Il suolo: ti sei mai chiesto a cosa serva?
Credere che la funzione principale del suolo sia quella di sostenerci è un grosso errore. Il suolo, la terra che calpestiamo ogni giorno, a patto che non sia spalmata di cemento ha molte altre funzioni.
- Crea, sostiene e nutre biomassa vegetale (indispensabile per la nostra sopravvivenza e quella degli animali).
- Regola i cicli di azoto.
- Regola i cicli dell’acqua.
- Regola i cicli del fosforo e zolfo.
- Garantisce la biodiversità vegetale e animale.
- E’ in grado di influenzare il clima e l’andamento del tempo.
- Assorbe molte delle sostanze inquinanti immesse nell’ambiente.
Il consumo esasperato del suolo da parte dell’uomo sta mettendo a serio rischio tutte le funzioni del suolo qui indicate.
La dove ieri c’era un bel campo di grano oggi ci sono 30 villette a schiera, in quell’angolo di terra in cui c’era da sempre un piccolo bosco ora c’è un centro commerciale, quel cinema sorge proprio dove un tempo c’era uno stagno: non sono casi sporadici che ci capita di scorgere passeggiando per la nostra città, ma la normalità. La situazione dovrebbe allarmarci visto che l’urbanizzazione di queste aree crea non solo “vantaggi” per chi le vive ma anche una marea di esternalità negative: impatto disastroso sulla biodiversità, peggioramento degli ecosistemi, impatto negativo sul paesaggio, impatto negativo sulle specie animali, vegetali o umane che abitano la zona, inquinamento.
La biodiversità a rischio
La qualità di vita peggiora ma sembra che nessuno se ne renda realmente conto. L’indifferenza è preoccupante e la perdita di biodiversità a livello peninsulare e mondiale è un problema ben noto. Alla perdita di biodiversità si somma un altro fenomeno preoccupante: il proliferare di specie alloctone o aliene che possono mettere a rischio i già precari equilibri presenti nella zona.
Il problema riguarda tutti, il problema riguarda anche e soprattutto i cacciatori che la terra la vivono durante ogni sacrosanta giornata di caccia. Il problema ci riguarda in prima persona visto che tutti noi dovremmo pregare ogni giorno per la tutela della biodiversità e per una gestione ottimale degli spazi rurali e della fauna selvatica che li abita. I rimedi non sono né semplici, né a portata di mano, ma essere consapevoli del problema può aiutare ad innescare un cambiamento del quale diciamocelo a breve avremo necessità. Nel nostro piccolo una mano d’aiuto può arrivare dal rispetto del territorio che frequentiamo da lasciare a fine caccia esattamente come lo abbiamo trovato, e se possibile anche in stato migliore. Per renderti conto di come vanno le cose in Italia puoi fare una ricerca velocissima su internet. Utilizza come chiave di ricerca “consumo del suolo in Italia”. Il primo risultato che otterrai sarà questo: una indagine Ispra piuttosto interessante.