Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato, ha deciso di sospendere provvisoriamente la sentenza con cui nei giorni scorsi il Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia aveva annullato il Piano Faunistico. Si sta parlando del piano adottato quasi un anno fa (nel luglio del 2015 per la precisione) dalla Regione Friuli. Questo vuol dire che la pronuncia del TAR non è momentaneamente esecutiva, inoltre la decisione è stata rinviata alla valutazione collegiale che ci sarà alla prima camera di consiglio utile.
La scelta del Consiglio di Stato è molto importante dal punto di vista venatorio perché la sospensione significa che le attività faunistiche e la caccia in Friuli possono proseguire, dunque i cacciatori non avranno limitazioni. Il braccio di ferro tra animalisti e cacciatori friulani ha tenuto banco per diverso tempo e l’annullamento del Piano Faunistico Regionale da parte dei giudici amministrativi era arrivato dopo la presentazione di due ricorsi.
Le parti non hanno voluto cedere neanche un momento, in particolare il settore venatorio ha sottolineato più volte di voler rispettare il calendario della caccia, mentre gli animalisti hanno preteso il blocco di ogni attività. Tra le soluzioni prospettate c’è stata quella della prosecuzione della caccia con un provvedimento ad hoc prima di arrivare al ricorso al Consiglio di Stato.