«Esprimo soddisfazione per l’approvazione dell’ordine del giorno, a mia prima firma sul contenimento dei capi di ungulati in sovrannumero», spiega Monica Canalis, vicesegretaria Pd Piemonte e consigliera regionale. «I numeri sono drammatici: in 30 anni il numero degli ungulati in Italia è passato da 900 capi a oltre due milioni; l’Ispra ha riportato che nel 2017 i cinghiali soppressi in Piemonte sono stati 20mila (di cui solo 5mila tramite i piani di controllo provinciali), mentre in Toscana nello stesso anno sono stati 90mila; confrontando i primi cinque mesi del 2021 con l’annualità 2020, si rileva come, su base mensile, il numero di richieste di indennizzo per danni da fauna selvatica presentate dalle imprese agricole piemontesi sia cresciuto del 63%.
Siamo di fronte a una vera emergenza, non solo per l’agricoltura, ma anche per l’ordine pubblico, la sanità e l’ambiente. Sono, infatti, sempre più numerosi gli incidenti stradali causati da cinghiali, oltre al rischio di trasmettere la peste suina africana e ai danni per l’ecosistema. Risulta anche evidente che gli attuali strumenti non si sono rivelati efficaci e sufficienti.
Anche grazie all’ordine del giorno del Partito democratico, possiamo annunciare che sono in arrivo linee guida regionali e assunzioni di operatori faunistici provinciali, finanziate da fondi regionali, oltre a sanzioni per il mancato rispetto degli obiettivi di selezione, alla valorizzazione della figura del tutor e all’interlocuzione coi prefetti per verificare la possibilità in capo ai sindaci di adottare specifiche ordinanze che autorizzino piani di abbattimento. Continueremo, comunque, a monitorare con attenzione, per verificare che queste misure vedano effettivamente la luce».