Roberto Salvini è intervenuto in Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Toscana. Ecco cosa ha detto l’esponente del Carroccio: “Stiamo a guardare l’8% e non si guarda il 92%? Fattori vuole forse che non vengano più stanziati i soldi che la categoria dei cacciatori paga per far sì che sia irradiata e si riproduca fauna nobile sul territorio, anche con il supporto delle associazioni venatorie ma al contempo si accusa quella stessa categoria di depredare il territorio. I parchi, le riserve, le zone di ripopolamento servono a irradiare fauna nobile, non per mera bellezza; ma oggi non lo si fa più.
Nelle nostre campagne ci sono solo predatori, ungulati e animali alloctoni che snaturano gli equilibri. Quando con la legge 157 del ’92 si introdusse la tassa di concessione regionale, lo si fece con la finalità di incrementare la fauna nobile stanziale: fagiani, lepri, starne eccetera e di costituire dei depositi (zone di ripopolamento e cattura, zone di rispetto venatorio) che servivano a irradiarla per il resto dell’anno – spiega il consigliere tutore del mondo venatorio. Perciò questa legge serviva perché la fauna che si diffondeva sul territorio doveva essere prodotta dal mondo venatorio.
Oggi invece, quella stessa sinistra vuole sfruttare i cacciatori come bancomat e prendere i soldi di 80mila licenze venatorie toscane, senza dare niente in cambio, mandandole a caccia in una regione dove non vengono più mantenute le strutture pubbliche finalizzate alla riproduzione della fauna”.