Gli istituti di ricerca coinvolti
Il 24 giugno si terrà il convegno di presentazione dei risultati conclusivi del lavoro condotto con sei istituti di ricerca per la messa a punto del piano regionale di monitoraggio della biodiversità a lungo termine tramite il Progetto COMBI (COnoscere e Monitorare la BIodiversità in Emilia-Romagna) e per verificare lo stato di salute della biodiversità regionale. Gli istituti di ricerca coinvolti sono: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), Università di Bologna, Università dell’Insubria, Università di Ferrara, Università di Parma, oltre al Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara.
Tutela della biodiversità
L’evento è rivolto alla comunità scientifica, ai tecnici delle amministrazioni regionali e delle aree protette e agli studenti universitari, oltre che al mondo del volontariato in campo naturalistico. Dopo i saluti istituzionali, gli interventi introduttivi saranno del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, di ISPRA con Piero Genovesi e dell’Università di Bologna con il prof. Alessandro Chiarucci, che illustreranno la responsabilità della tutela della biodiversità nel nostro paese tra i più ricchi di specie e habitat a livello europeo e l’importanza di trovare metodi per monitorare nel tempo la biodiversità che siano attendibili e allo stesso tempo praticabili in termini di tempo e di spesa per l’ente pubblico.
Strategia di monitoraggio
A seguito degli interventi introduttivi verrà presentato il Piano regionale di monitoraggio delle specie di interesse conservazionistico, sia derivanti dalle direttive habitat e uccelli sia di interesse regionale. Verrà approfondita la strategia di monitoraggio a indagine campionaria e il flusso dei dati. Seguiranno gli interventi dei vari gruppi di ricerca relativamente ai diversi taxa (Flora, Mammiferi, Uccelli, Anfibi, Rettili, Pesci, Invertebrati) di aggiornamento delle conoscenze e dei metodi di monitoraggio.