Lo stesso Romagnoli ha ricordato le iniziative di qualità degli ultimi mesi, dal pressing esercitato sui candidati politici per la sottoscrizione di un documento programmatico alle assemblee volte a cambiare la tanto discussa Legge Obiettivo sugli ungulati. Il giudizio, ribadito in più di una occasione, su questo testo normativo è stato sempre negativo e le proposte interne verranno descritte agli agricoltori, ai gruppi politici e alle altre associazioni venatorie.
Per quel che riguarda la ricerca, è proseguito molto bene il progetto sulla selvaggina migratoria, utile a migliorare la conoscenza scientifica e la raccolta dei dati. In questo caso ci sarà la collaborazione con l’ACMA (Associazione Cacciatori Migratori Acquatici) e il Club del Colombaccio. Altro tassello fondamentale è quello dell’attività cinofila, con una serie di prove e campionati che hanno dato enfasi alla qualità delle razze. La conclusione è stata molto ottimistica: “Con ottimismo e determinazione dunque, sempre più vicini alla meta dell’unità dei cacciatori, in Toscana e nel Paese“.