Nei loro interventi sia Simone Tofani che Elisa Mazzei hanno affermato la contrarietà alla realizzazione dell’impianto; insieme ai propri esperti sono in corso gli approfondimenti e la raccolta dati sui flussi migratori e le possibili ricadute sull’avifauna, che saranno riportati accuratamente nelle osservazioni da presentare entro la data del prossimo 14 luglio 2020. Nei vari interventi, molti dei quali non favorevoli alla costruzione dell’impianto, è stata richiesta la proroga delle scadenze per la presentazione delle osservazioni stesse, a causa delle difficoltà generate dalla pandemia che ha colpito l’Italia e il Mondo intero.
Nella audizione di ieri sono stati nominati Commissari l’ Avvocato Tamburini ed il Prof. Casagli, che insieme alla Presidente, professoressa Giovanna Pizzanelli, formeranno il Comitato della inchiesta pubblica per giungere, attraverso 4 audizioni generali, alla relazione finale, nella quale verrà presentato il parere del Comitato; tale parere dovrà essere inviato, entro 90 giorni a partire dal 3 giugno prossimo, alla Conferenza dei Servizi della Regione Toscana, che avrà il compito di decidere sulla realizzazione o meno dell’impianto.
La Federcaccia e la Confederazione Cacciatori Toscani non sono pregiudiziali all’uso delle energie rinnovabili, ma da attenti conoscitori dei territori e della fauna selvatica, cercano di preservarne i fragili equilibri, nel rispetto dei concetti di Scienza e Conoscenza. Nelle prossime settimane pertanto, continuerà il nostro impegno per la difesa del territorio e con essa anche delle ragioni dei “cacciatori migratoristi”. Le potenziali ricadute e gli effetti fortemente negativi che potrebbero ripercuotersi principalmente sull’avifauna migratoria, rappresentano un punto comune sul quale sarà possibile unire le ragioni dei cacciatori con la vera sensibilità ambientalista. La Confederazione Cacciatori Toscani, lancia pertanto un appello a tutti i cacciatori a sostenere questa battaglia a difesa dell’ambiente e della caccia.