Comprendiamo l’esigenza di stare al passo con i tempi brevi dettati dai moderni mezzi di comunicazione, ma occorre maggiore attenzione, prima di inviare messaggi generici e fuorvianti, per evitare facili, quanto inutili, strumentalizzazioni. Rimaniamo comunque fiduciosi che la “politica”, superata l’onda dell’emotività, torni a trattare argomenti di questa importanza con equilibrio, in modo circostanziato e senza generalizzazioni, convinti che l’uso e la detenzione delle armi da caccia e l’attività venatoria in sé, non siano parte della discussione (Fonte: CCT).
Un momento di riflessione Era il 22 aprile 1970 quando migliaia di persone scesero in piazza per manifestare la loro disapprovazione e inquietudine per il crescente inquinamento industriale e la mancanza di qualsiasi forma di regolamentazione che tutelasse ambiente e...
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