Il progressivo ritorno alla normalità e l’inizio della cosiddetta fase 2, pur rappresentando una grande opportunità per lo svolgimento delle nostre attività ordinarie e la ripresa economica e sociale del paese, può contenere tuttavia alcune insidie per il rapporto tra uomo e fauna selvatica. Con il rallentamento delle attività infatti, abbiamo potuto assistere ad un fenomeno nuovo; il progressivo avvicinamento degli animali selvatici in prossimità di strade, centri urbani ed abitati, etc. La quiete e la quasi totale assenza di traffico, ha portato gli animali ad esplorare luoghi inconsueti e per loro potenzialmente pericolosi.
A tal proposito c’è il rischio concreto che in questi giorni, con il ritorno ad un crescente movimento di auto e persone, possano aumentare in modo esponenziale incidenti stradali dovuti proprio alle “nuove abitudini” degli animali. Per queste ragioni e per l’incuria di molte vie di comunicazione (erba alta sugli incroci, rotatorie e margini di carreggiata, etc.) si potrebbero verificare anche in zone urbane, attraversamenti improvvisi di ungulati e fauna di grossa taglia.
Occorre pertanto prudenza ed attenzione nella guida da parte di tutti. Dobbiamo essere consapevoli di questi nuovi e possibili rischi. “Rallentiamo. Stiamo attenti, per loro e per noi!!” Un appello ed un atto di sensibilità, diffuso sui social network dalla Federcaccia Lombardia, di cui alleghiamo il volantino. Ricordiamo inoltre che in questo periodo può essere frequente imbattersi in piccoli di Capriolo passeggiando nei prati o nei boschi. La Confederazione Cacciatori Toscani raccomanda pertanto di evitare, nel modo più assoluto, il contatto con questi animali, in quanto l’odore rilasciato dall’uomo provocherebbe l’abbandono da parte della madre che sicuramente si trova nei dintorni.