L’approvazione in Commissione Ambiente alla Camera del testo che contiene le modifiche alla Legge Quadro sulle Aree Protette non ha affatto convinto CONFAVI, la Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane. Il presidente nazionale, Maria Cristina Caretta, ha infatti commentato il prossimo passaggio alla Camera dei Deputati e poi al Senato della Repubblica per l’approvazione definitiva, spiegando come la Legge 394 del 1991 sia stata peggiorata in maniera significativa.
In particolare, l’associazione ritiene singolare che il Governo abbia deciso di stanziare 30 milioni di euro in più per il finanziamento degli enti parco, definiti senza mezzi termini dei “poltronifici”, mentre sarebbe opportuno in questo momento pensare di più alle famiglie in crisi economica. L’iniziativa dell’esecutivo, inoltre, è stata giudicata “liberticida”, in quanto utile soltanto a sottrarre altro territorio ad attività storiche come la caccia, la pesca e l’agricoltura.
L’invito di CONFAVI a tutte le associazioni venatorie, alle organizzazioni agricole e alle realtà attive nella cultura rurale è quello di insorgere con sdegno, visto che si è ancora in tempo per bloccare quello che è un vero e proprio scempio della democrazia. Il presidente Caretta ha infatti concluso la sua nota ufficiale con un appello ancora più perentorio: “Ribelliamoci e facciamo sentire forte il nostro grido di protesta!“.