Confagricoltura Toscana ha deciso di far sentire la propria voce sulla questione degli abbattimenti regionali e sul parere vincolante dell’ISPRA. Come si legge in una nota a firma del presidente regionale dell’associazione, Francesco Miari Fulcis, esistono delle evidenti incongruenze tra quelle che sono le richieste dei piani di abbattimento degli Ambiti Territoriali di Caccia rispetto alla delibera della Regione Toscana dopo il già citato parere.
In pratica, secondo quanto stabilito dall’Istituto, gli abbattimenti sono stati ridefiniti e i numeri della Regione sono di gran lunga inferiori alla reale necessità. La differenza è pari a ben 30 punti percentuali. Gli agricoltori toscani sanno già cosa accadrà. Gli abbattimenti sono considerati troppo pochi e insufficienti, mentre i danni alle colture sono destinati ad aumentare.
La confederazione non sa come sia stato possibile registrare un disavanzo del genere, anche perché le stime degli ATC erano state fatte nel pieno rispetto dei monitoraggi dell’ISPRA. Confagricoltura ha chiesto un immediato chiarimento, altrimenti i risultati delle aziende del settore primario saranno catastrofici. L’augurio è che la Regione Toscana ricontratti al più presto con l’ISPRA il numero di ungulati e di nocivi che possono essere abbattuti, non è esclusa una richiesta danni che coinvolga tutti gli enti che si occupano dell’argomento, senza dimenticare il possibile ricorso alla Corte Europea.