L’inizio del nuovo anno
Luca De Michelis, presidente regionale di Confagricoltura Liguria, ha delineato un quadro sintetico del tanto lavoro fatto dalla “sua” Organizzazione e le prospettive per il 2024: “Abbiamo lavorato su più fronti, sempre in contatto con le Istituzioni, a partire dalle proposte concrete per far fronte all’emergenza PSA che ci hanno portato a proporre coraggiose “idee” che travalicano, nel superamento dell’emergenza fauna selvatica, dalla cogenza della Peste Suina. Ricordiamo poi la forte azione di supporto all’ottenimento dell’aumento dei diritti di reimpianto in viticoltura, che consentiranno di ampliare le superfici vitate liguri.
Temi grandi e spinosi
Non vanno dimenticate – continua De Michelis – le ‘azioni’ sindacali con proposte portate in commissione consiliare regionale sul tema della siccità, sul tema energetico, legato alla possibilità di realizzare autoproduzione da fonti rinnovabili, sul tema dell’ingiustificato contributo Conai sui vasi di plastica, senza dimenticare il successo ottenuto sulla rivisitazione degli estimi catastali nell’imperiese”. “IGP della Taggiasca, promozione dei prodotti liguri attraverso una campagna media realizzata in autunno in televisione, trentadue corsi di formazione realizzati per oltre 320 operai agricoli, progetti di ricerca in floricoltura con CREA, Università di Genova e le principali aziende di ricerca liguri – questi altri temi/obiettivi realizzati, prosegue il presidente ligure di Confagricoltura – senza dimenticare il contributo sempre propositivo su grandi e ‘spinosi’ temi, dal rigassificatore, con l’impatto sul territorio e sull’agricoltura, al tema della logistica con i pareri sul raddoppio della ferrovia di Ponente; dalle coraggiose proposte di semplificazione del nuovo PSR, alla costante difesa del territorio e del ruolo sociale del verde pubblico, dalla battaglia sulla TARI applicata agli agriturismo fino alla stipula di accordi per il riuso produttivo delle foreste abbandonate”.
Unioni liguri
E nel futuro? “Dal 1 gennaio, con l’unificazione delle Unioni liguri nell’unica Confagricoltura Liguria – chiude De Michelis – cerchiamo di essere sempre più sindacato di progetto, adatto a tempi, aziende e mercati che ormai ‘superano’ il 4.0. Che il 2024 sia davvero l’anno del consolidamento dell’agricoltura ligure” (fonte: Confagricoltura).