Ora si sta pensando di introdurre gli ultrasuoni anche nei campi di più aziende agricole, in modo da evitare che gli animali scelgano altre vigne o campi. Tra i partner del progetto ci sono diversi consorzi, come ad esempio quello del Chianti Classico e l’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti, oltre alla Confagricoltura che ha coordinato e gestito i lavori di progettazione.
Il direttore dell’associazione agricola regionale ha valutato positivamente Ultrarep per quel che riguarda la lotta agli ungulati, ma allo stesso tempo ha ribadito che deve essere accompagnato da altri sistemi tradizionali, caccia in primis. I dissuasori sono dunque utili, ma non rappresentano un’alternativa all’attività venatoria. Il contributo alla difesa del territorio è comunque innegabile, senza dimenticare i vantaggi economici, ambientali e sociali. Tra l’altro, questo progetto sta riscuotendo grande interesse anche in altre regioni italiane.